La pigrizia danneggia il nostro cuore

La pigrizia danneggia il nostro cuore

Sanitadomani.com -PAVIA. Che l’esercizio fisico sia indispensabile per mantenere in buona salute il nostro apparato cardiocircolatorio era già noto, ma oggi uno studio dell’ospedale San Matteo di Pavia dimostra, dati alla mano, che può addirittura evitare il rischio di un secondo infarto a coloro che già ne sono rimasti vittima.
La struttura medica da numerosi anni, con l’Università di Pavia, coordina lo studio denominato Predestination, che ha coinvolto circa 1000 pazienti che hanno subito un infarto miocardico, 400 dei quali con arresto cardiaco.
Tra i dati raccolti anche quello sull’inattività fisica: il 10% dei pazienti non raggiungeva neppure un basso livello di attività, quantificata in 30 minuti settimanali di cammino a passo veloce.
“Questa è la prima dimostrazione al mondo del rischio di aritmie fatali legato all’inattività”, riferiscono Gaetano Maria De Ferrari, Direttore dell’UTIC (la struttura di Terapia Intensiva Cardiologica) del Policlinico pavese e la dottoressa Veronica Dusi, sua collaboratrice, primi autori della pubblicazione accettata dalla più importante rivista di cardiologia, il Journal of the American College of Cardiology.
Un rischio da non sottovalutare: l’inattività fisica, ovvero la vita sedentarietà, raddoppia il rischio di arresto cardiaco negli uomini, ma addirittura lo quintuplica nelle donne.

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