SINDACATI A GALLERA: FERMIAMO LE MORTI

SINDACATI A GALLERA: FERMIAMO LE MORTI

Sanitadomani.com – I cantieri edili sono i luoghi di lavoro in cui si verificano il maggior numero di infortuni tra gli operai 

SANITADOMANI.COM – MILANO. I segretari regionali di CGIL, CISL e UIL, a seguito del presidio organizzato davanti il Palazzo della Regione, hanno chiesto di incontrare l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, al quale, attraverso le ex Asl ora Ats, compete l’attività della tutela e prevenzione infortuni sui posti di lavoro.
La delegazione sindacale era composta dai segretari regionali Massimo Balzarini (CGIL – Lombardia), Pierluigi Rancati (CISL – Lombardia) e Cesare Vincenzo (UIL – Lombardia), Pierluigi Rancati (CISL – Lombardia), oltre ai Responsabili dei rispettivi dipartimenti Nando Di Lauro (CGIL) e Giuseppe Sbaruffati (CISL).  L’esponente della Giunta Regionale, affiancato da funzionari regionali addetti allo specifico dipartimento, si è quindi incontrato con i rappresentanti dei lavoratori con i quali è scaturito un dibattito positivo. L’assessore ha evidenziato che “la sicurezza sul lavoro rappresenta per Regione Lombardia una priorità assoluta”. “Noi ci stiamo mettendo la faccia – spiega l’assessore – e saremo al fianco dei rappresentanti dei lavoratori per condurre questa battaglia di civiltà a livello politico e istituzionale”.

9 MILIONI DI EURO DI MULTE
STANZIATI PER LA SICUREZZA

Gallera ha confermato la destinazione di 8,6 milioni di euro (derivanti dalle sanzioni ispettive introitate nel 2018) per ulteriori azioni di prevenzione a contrasto degli infortuni sul lavoro, quali i controlli, l’assistenza e la formazione. “Risorse che, rispetto all’anno precedente, aumentano del 4,7 per cento – aggiunge l’assessore Gallera”, che ha poi annunciato un’azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo, già a partire dal Patto della Salute 2019/2021 in fase di redazione, per sterilizzare le quote del Fondo sanitario nazionale destinate a interventi per la sicurezza e salute sul lavoro. “In tal modo potremo avere risorse permanenti per affrontare la programmazione di politiche specifiche che vadano oltre questa drammatica fase di emergenza”.

LO SCORSO ANNO ASSUNTI
45 TECNICI DI PREVENZIONE

I finanziamenti stanziati lo scorso anno, e corrispondenti agli introiti delle sanzioni del 2017, sono stati utilizzati per assumere, ad opera delle ATS, 45 tecnici della prevenzione chiamati a realizzare interventi di controllo ed assistenza, denominati Piani Mirati perché rivolti ad affrontare specifici profili di rischio in specifiche aziende. Il tema della destinazione delle nuove risorse sarà invece condiviso nel corso della Cabina di Regia, composta dalle istituzioni, sindacati e associazioni datoriali, al fine di individuare ulteriori progetti innovativi, necessari per dare attuazione al Piano triennale regionale.  La riunione si è rivelata molto utile sia per comprendere, carta alla mano, cosa ha fatto e cosa sta facendo Regione Lombardia per la tutela della sicurezza nei posti di lavoro, sia per far toccare con mano ai sindacalisti la realtà dei passi compiuti.  I delegati di CGIL, CISL E UIL non si sono certo fatti sfuggire l’occasione per ribadire l’urgenza di affrontare il tema dello smaltimento dell’amianto e della mappatura della situazione.

I SINDACALISTI HANNO VERIFICATO
IL LAVORO SVOLTO DAL WELFARE

CGIL CISL e UIL Lombardia, a seguito del partecipato presidio sui temi della salute e sicurezza sul lavoro che ha visto la partecipazione di oltre 500 lavoratori e loro rappresentanti, hanno espresso apprezzamento per l’impegno e le risposte fornite loro dall’Assessore Gallera: “Altro fronte su cui apprezziamo la volontà di proseguire il confronto con l’assessorato – hanno reso noto – è il Piano quinquennale salute e sicurezza 2019-2023. Attraverso questo piano chiediamo di definire migliori politiche di prevenzione e tutela della salute del lavoro, stabilizzando gli organici destinati a garantire i servizi ispettivi, costruendo le linee guida e le direttive in materia di salute e sicurezza anche per i rischi emergenti, per affrontare le sfide di questa fase straordinaria sia sul piano degli accadimenti infortunistici sia rispetto alle modifiche in atto nell’organizzazione del lavoro”.

 

 

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