Al Gemelli nasce l’unità di ricerca Covid-19
sanitadomani.com – ROMA Comprendere e curare l’infezione da coronavirus SARS-CoV-2 e la malattia COVID-19. Un obiettivo che tutto il mondo insegue, e l’Italia è in prima linea.
Al policlinico Gemelli di Roma nasce l’Unità di Ricerca COVID-19, contemporaneamente alla creazione del Colombus COVID-2 Hospital; quest’ultimo dispone di 59 posti letto di terapia intensiva e 80 posti letto singoli.
A presentare l’Unità di ricerca è il professor Giovanni Scambia, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS: “Anche in questo momento d’emergenza, la ricerca deve continuare a fare la sua parte, con un focus particolare sulla pandemia da COVID-19”.
“L’idea alla base del funzionamento dell’Unità – prosegue il medico – è quella di mappare, pianificare strategicamente e coordinare l’implementazione delle iniziative istituzionali di ricerca biomedica rilevanti sull’argomento. Per esempio nuovi test diagnostici e nuovi protocolli terapeutici”.
Ci si muoverà su due campi principali. Primo, mappare tutte le attività di ricerca dell’ospedale sul COVID-19 tramite un database. I dati saranno a disposizione della comunità dei ricercatori per favorire e ottimizzare le collaborazioni. In secondo luogo, sarà creato un database clinico dei pazienti con COVID-19, garantendo i principi etici e di privacy, per mettere a disposizione dei ricercatori elementi informativi di altissima qualità.
Sono già partiti alcuni progetti, approvati in tempi rapidi seguendo un percorso in ‘fast track’. Per esempio l’andamento del COVID-19 nei pazienti con tumori solidi, oppure gli effetti sul tratto gastro-intestinale e sul fegato. Infine anche il Gemelli prenderà parte allo studio multicentrico ECMOCARD, sulla tecnica per ossigenare il sangue dei pazienti con polmonite bilaterale. La struttura aderirà anche al protocollo sul tocilizumab, che sarà disponibile anche per i pazienti ricoverati al Gemelli e al Columbus COVID-2 Hospital.