Altre vite dai nostri organi
FONDAMENTALE AIUTARE GLI ALTRI
Sono circa 8.500 le persone che in questo momento in Italia stanno aspettando un trapianto. L’impegno dei medici, degli infermieri e del personale sanitario da solo non basta: un trapianto, prima di tutto, ha bisogno di qualcuno che abbia scelto di donare i propri organi.
Sanitadomani.com – ROMA. Siete andati in Comune a dire Sì alle donazione di organi? Chi non l’avesse ancora fatto ha tempo per poterlo fare e magari, un domani, contribuire a salvare una vita.
E’ pieno svolgimento, infatti, la campagna di sensibilizzazione lanciata dal Ministero della Salute dal titolo “Donare è una scelta naturale”, semplificata dallo slogan “Dichiara il tuo Sì in Comune”.
L’obiettivo delle autorità sanitarie è mirato, in particolare, sull’Informare i cittadini sulle procedure esistenti per esprimersi sulla donazione di organi e tessuti post mortem, con particolare riferimento alla possibilità di dichiarare il proprio volere al Comune e non meno importante informare la popolazione tra i 18 e i 35 anni sulle modalità di iscrizione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo – IBMDR.
DOPO DI NOI
NUOVA VITA
Sono circa 8.500 le persone che in questo momento in Italia stanno aspettando un trapianto.
Di loro si occupa la rete trapiantologica del Servizio sanitario nazionale, una delle eccellenze scientifiche del nostro Paese.
Un sistema clinico all’avanguardia nel mondo che solo lo scorso anno, nonostante la pandemia, ha realizzato quasi 3800 trapianti, riuscendo addirittura – prima Nazione al mondo – a utilizzare organi di pazienti positivi al SARS-CoV-2.
L’impegno dei medici, degli infermieri e del personale sanitario da solo non basta: un trapianto, prima di tutto, ha bisogno di qualcuno che abbia scelto di donare i propri organi.