Bergamo, scoperta scientifica apprezzata nel mondo

Bergamo, scoperta scientifica apprezzata nel mondo

SANITADOMANI.COM – CURA DEI LINFONODI. Una scoperta nello studio dei linfonodi che da Bergamo arriva fino agli Stati Uniti.
Un gruppo di ricercatori del Centro di terapia cellulare dell’ospedale Papa Giovanni XXIII ha ottenuto risultati che sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista dell’American Society of Hematology “Blood”, con un commento del professor Ronald Taylor dell’Università della Virginia.
La scoperta è avvenuta quasi ‘per caso’, grazie a un donatore volontario sano con caratteristiche rarissime.
Lo studio era volto a comprendere perché la medesima terapia dia effetti così diversi sui pazienti, analizzando i recettori del sistema immunitario perché da questi dipende il successo delle cure.
Con un semplice prelievo di sangue da un volontario per studiare l’interazione degli anticorpi terapeutici, si è incappati in un donatore con una caratteristica molto rara.
Era un donatore “nullo”, cioè non esprime un particolare recettore del sistema immune, chiamato CD16B, normalmente espresso dai neutrofili, un importante tipo cellulare del sistema immune – spiega Josée Golay responsabile delle attività di ricerca del Centro di terapia cellulare «Gilberto Lanzani», dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – Abbiamo capito che alcuni effetti degli anticorpi in vitro non erano dovuti al CD16B ma a un altro recettore simile, il CD16A, che solitamente non viene preso in considerazione.
Invece ora sappiamo che ha un effetto importante nella risposta del paziente a uno dei farmaci più utilizzati contro i linfomi».
Un risultato che apre nuovi scenari non solo in campo ematologico, ma in tutte le ricerche in cui il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale, ad esempio negli studi dedicati alle patologie autoimmuni.
Lo studio ha riunito ricercatori del Centro di Terapia Cellulare «Gilberto Lanzani» dell’Asst Papa Giovanni XXIII, dell’Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma (Ail) e della From, Fondazione nata da una costola dell’ospedale di Bergamo e oggi importante centro di ricerca presieduto da Alberto Bombassei.
Fra i colleghi che con Golay hanno firmato il lavoro vi sono Martino Introna, Responsabile scientifico del Centro terapia cellulare «G. Lanzani», Asst Papa Giovanni XXIII, Rut Valgardsdottir, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma (Ail), Gerta Musaraj, Damiano Giupponi e Orietta Spinelli dell’Unità di Ematologia, Asst Papa Giovanni XXIII.
La ricerca ha goduto del supporto di Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

 

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