BESTA-DOWN BORGHETTI: OFFENSIVA E INGANNEVOLE
SANITADOMANI.COM – MILANO. L‘Istituto Neurologico Besta, dopo la rituale approvazione della Direzione comunicazione dell’Assessorato al Welfare, aveva lanciato “Una campagna dal contenuto offensivo e ingannevole, come immediatamente denunciato da Aipd, CoorDown, Coordinamento Down Lombardia e Ledha e che è stata rapidamente ritirata”, sottolinea il consigliere regionale, membro della III Commissione Sanità di Regione Lombardia, il quale precisa:
“L’episodio è grave sia per la natura lesiva del messaggio diffuso, sia perché il committente è un Istituto d’eccellenza, e di fama internazionale, di Regione Lombardia.”
Il messaggio che avrebbe toccare il cuore e le tasche dei milanesi raffigurava un bimbo down con vicina l’infelice quanto infondata promessa “Per curare il suo cervello, ci serve il tuo aiuto”.
La prima reazione che ha fatto seguito all’iniziativa pubblicitaria è stata quella delle famiglie, delle associazioni e del mondo scientifico che ha lanciato un assordante urlo di protesta, con tanto di diffide e ipotesi di azioni legali.
Il Presidente dell’Istituto Neurologico Besta, Andrea Gambini, ha dichiarato di non essere in sintonia con le “diverse sensibilità” emerse, ma, bontà sua, ha comunque sospeso la campagna pubblicitaria. Il piedissino Carlo Borghetti nella sua interrogazione, che sarà discussa nel consiglio regionale di settimana prossima, comunica “Alle associazioni che rappresentano i familiari e le persone con sindrome di Down va tutta la mia più totale solidarietà di fronte a quanto accaduto”.
Il noto esponente del Partito Democratico afferma, inoltre: “E’ fondamentale ora capire come sia stato possibile un simile errore per evitare che si possa ripetere in futuro”.
Va detto che l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, tempestivamente, e in sintonia con quanto oggi fermamente chiede l’opposizione, si era già dissociato dalla campagna di comunicazione promossa dal Neurologico Besta chiedendo al direttore generale del suo assessorato, il dott. Luigi Caiazzo, “una relazione dettagliata, in tempi rapidi, sulle motivazioni che hanno condotto a tale infelice scelta”.