(BESTA-DOWN) UNA DURA PROTESTA! E GAMBINI CAMBIA ‘STRATEGIA’
SANITADOMANI.COM – MILANO. “Le persone con sindrome di Down testimoniano quotidianamente i livelli possibili di inclusione, grazie anche al lavoro delle Associazioni che con l’impegno di professionisti e genitori le accompagnano nel loro percorso di vita.
Tutto questo non può e non deve essere messo in dubbio da comunicazioni errate come questa campagna della Fondazione Besta da cui dissentiamo fortemente e ne richiediamo la rimozione”.
Questo l’opinione di Gian Marco Gavardi, Presidente del Coordinamento Down della Lombardia, contestando duramente la campagna pubblicitaria avviata dall’Istituto Neurologico Besta di Milano e ritirata dopo qualche giorno.
Il tenore delle dichiarazioni anche degli esponenti della stessa associazione e di altre, non sono certo di minore intensità.
Alessandro Manfredi, Presidente della LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, tuona contro la campagna di comunicazione Dell’Istituto di ricerca Besta affermando:
“Oltre che falso e scientificamente infondato, il messaggio veicolato da questa campagna di comunicazione è gravemente lesivo dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.
Per questo motivo LEDHA diffida la Fondazione dal proseguire la diffusione della sua campagna pubblicitaria.
Chiediamo l’immediata rimozione di tutti i manifesti e le scuse della Fondazione.
Ci riserviamo la possibilità di valutare possibili azioni legali che, tuttavia, vorremmo non dover intraprendere in considerazione della grande stima per il lavoro svolto dall’Istituto Neurologico Besta”.
Resta da capire se il consiglio regionale della Lombardia, che si riunirà la prossima settimana, affronterà l’argomento o meno.
Anche l’assessore Regionale al Welfare Giulio Gallera si è dissociato dalla campagna di comunicazione promossa dall’Istituto Neurologico Besta.
Il Presidente del Besta, Andrea Gambini (nella foto), ha sospeso la contestata campagna pubblicitaria per la donazione del 5X1000 ma non sembra che ne condivida le ragioni, ritenendole sensibilità personali.
Come se l’incidente fosse formale e non sostanziale.
In una auto-video-intervista, che tra poco sarà da noi pubblicata integralmente, il Presidente del Neurologico Besta chiarisce che non era sua intenzione offendere nessuno (ci mancherebbe!) ma non si scusa per l’inadeguato e “falso” messaggio pubblicitario, ma annuncia una nuova campagna pubblicitaria come fosse un’altra “strategia” di comunicazione.