Biodecontaminazione, una proposta unica in Italia.
Sanitadomani.com – MONZA: Tra le conseguenze indotte dall’allarme Coronavirus c’è stata la vendita di prodotti igienizzanti. Una misura non sempre necessaria in casa, ma molto hanno preferito aumentare le barriere contro virus e batterie.
In realtà anche alcuni luoghi pubblici sono stati oggetto di una particolare pulizia prima del ritorno al normale ritmo quotidiano, come alcuni plessi scolastici. In alcuni casi certi ambienti adibiti a uso pubblico possono richiedere un tipo di pulizia più approfondito, finco ad arrivare alla biodecontaminazione.
Una proposta, al momento unica in Italia, arriva dall’azienda AM Instruments di Limbiate, che ha acquistato un brevetto americano nel 2015, al tempo della lotta contro il virus dell’ebola. L’azienda offre servizi di decontaminazione ambienti per le aziende farmaceutiche, ma in questo caso si tratta di un’applicazione di tipo “civile”.
“La tecnologia utilizzata, chiamata iHP™–Ionized Hydrogen Peroxide – spiegano dalla ditta – presenta dei vantaggi rispetto a metodi più ‘classici’: richiede tempi brevi (un’aula può essere bonificata in circa mezz’ora), non necessita di preparazioni particolari dei locali e non lascia residui né ha alcun tipo di tossicità. Di conseguenza lo spazio può essere utilizzato dopo una breve aerazione senza alcun rischio”.
Il metodo può essere applicato per esempio ad aerei, mezzi di trasporto, ospedali e strutture mediche, fino a caserme e impianti sportivi. “Non lascia residui e non richiede operazioni di pulizia – spiegano – Il sistema funziona attivando una soluzione a base di perossido di idrogeno in concentrazione inferiore all’8%; attraverso un arco voltaico di circa 17.000V, viene generata una nebbia contenente un’alta concentrazione di specie reattive dell’ossigeno. Vengono così danneggiati i doppi legami dei microrganismi presenti nell’ambiente, spore comprese, raggiungendo la completa sterilizzazione”.