Cambia la mappa sanitaria lombarda
ORA SI PENSA ALLA MEDICINA E ALL'ASSISTENZA TERRITORIALE
Sanitadomani.com – Milano. La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la delibera che localizza i terreni e gli immobili da destinare alla realizzazione di Case di Comunità (218), Ospedali di Comunità (71) e Centrali operative territoriali (101) su terreni o immobili di proprietà del Servizio socio-sanitario regionale o di Enti locali. Le strutture sono distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio lombardo, con una Casa di Comunità ogni 50 mila abitanti e un Ospedale di Comunità ogni 150 mila abitanti, con particolare attenzione alle zone difficilmente raggiungibili, per le quali sono stati previsti standard di popolazione ancora più bassi. La nuova organizzazione della rete, così come previsto dalla recente Riforma socio-sanitaria lombarda, alla quale il provvedimento odierno dà attuazione, ha la funzione di avvicinare il cittadino alle cure primarie e ai servizi socio-assistenziali, e collegarlo facilmente, in base alle necessità, direttamente con la rete ospedaliera.
Allo stesso tempo, la Casa di Comunità si propone anche come luogo di relazione e attenzione a tutte le necessità di vita della persona e della comunità. ATS, LA SUDDIVISIONE – Ecco la distribuzione di Case di Comunità (CdC), Ospedali di Comunità (OdC) e Centrali operative territoriali (Cot) sui territori di competenza delle otto Ats lombarde: Città Metropolitana di Milano: 71 CdC, 23 OdC e 36 Cot;
– Bergamo: 20 CdC, 6 OdC e 12 Cot; – Brescia: 26 CdC, 7 OdC e 12 Cot; – Brianza: 26 CdC, 7 OdC e 11 Cot; – Insubria: 31 CdC, 8 OdC e 14 Cot; – Montagna: 18 CdC, 7 OdC e 2 Cot; – Pavia: 11 CdC, 4 OdC e 5 Cot; – Val Padana: 15 CdC, 9 OdC e 9 Cot; Totale: 218 CdC, 71 OdC e 101 Cot.
Si tratta delle prima risposta politica alle contestazioni mosse contro Regione Lombardia a proposito della inadeguata rete di cure e prestazioni sanitarie della medicina territoriale. Adesso è un progetto sulla carta, figlio della recente riforma, la terza, del sistema sanitario regionale che ci si augura migliori il servizio offerto alla popolazione.