Cellulari superati dal digital sanitario
Sanitadomani.com La tendenza era in crescita già prima della pandemia, ma il mercato dei cosiddetti “wearables” applicati alla salute, i dispositivi che comunicano informazioni sul proprio benessere a chi li indossa, è destinato ad espandersi ulteriormente.
Tra i vari fattori, giocherà un ruolo importante proprio il Covid-19 che ha portato le persone a concentrarsi maggiormente sul monitoraggio del proprio stato di salute.
Secondo una ricerca di CCS Insights, nel 2024 le vendite di questi dispositivi supereranno i 300 milioni, erano 169 milioni nel 2020.
Ma che cosa sono e che cosa fanno
esattamente questi device?
Sensori, micro-computer, smartwatch e occhiali a realtà aumentata: è questa la “tecnologia indossabile”, che in alcune parti del mondo viene omologata a strumento medicale.
In particolare, smartwatch e fitness tracker permettono la misurazione a domicilio e mentre ci si muove di parametri fisico-clinici come le calorie ingerite e consumate o la postura.
Una delle funzionalità più diffuse è quella di tracciamento dei dati biometrici e attività motorie: contapassi, rilevamento del battito cardiaco, rilevamento della qualità del sonno (fase di veglia, sonno lieve, sonno profondo)
Applicazioni specifiche e più complesse permettono di misurare anche la tipologia di esercizio fisico svolto e si rivolgono agli appassionati del fitness e dello sport in generale.
I wearable sono considerati come semplici motivatori di salute ma anche come veri e propri strumenti di supporto che permettono l’invio automatico al medico dei parametri raccolti e il monitoraggio in tempo reale.
Tra i principali produttori: Apple, Fitbit, Samsung.