Come aiutare chi assiste i disabili?
Sanitadomani.com PAVIA – START in ambito psico-sociale: si parla del programma di sostengo per i caregiver (coloro che si prendono cura dei propri famigliari), che migliora la qualità della vita dei parenti di persone disabili e porta un risparmio alla sanità pubblica.
Si tratta di un intervento messo a punto dall’University College di Londra, grazie alla professoressa Gill Livingston.
Il programma START (StrAtegies for RelaTives) è già stato in passato oggetto di studio, e aveva dato risultati incoraggianti: i partecipanti, dopo 8 mesi di terapia, avevano un quinto delle probabilità di cadere in depressione rispetto a coloro che avevano ricevuto cure standard.
Il supporto dato ai caregivers – in questo studio, familiare di pazienti affetti da demenza – riguardava principalmente due filoni: da una parte il sostegno alla vita del caregiver stesso, grazie alla gestione dello stress e dei comportamenti problematici o l’incremento di attività personali e piacevoli, dall’altra l’educazione alla conoscenza e gestione della malattia, grazie alla pianificazione e il mantenimento delle conoscenza acquisite.
Da diverse ricerche, anche in Italia, è emerso che le persone che si occupano di un familiare malato mostrano maggiori livelli di stress per il carico oggettivo, quello cioè dovuto dal deficit di competenze tecniche (non saper come fare), piuttosto che per il carico del vissuto soggettivo (sentire di essere arrivati al limite).
Ecco perché spesso, oltre a un necessario supporto psicologico, è fondamentali fornire anche nozioni basilari per la vita quotidiana, come insegnare a rifare un letto occupato o spostare e lavare una persona allettata.
Nello studio di oggi, pubblicato sulla rivista British Journal of Psychiatry, sono stati osservati gli effetti a lungo termine della terapia START su 150 soggetti, confrontati con quelli di 72 persone che avevano ricevuto delle cure standard.
Dopo sei anni, il punteggio del gruppo START in termini di Hospital Anxiety and Depression Scale era migliore rispetto all’altro gruppo (2 punti di differenza in media).
Non solo, nel corso dell’ultimo anno i costi associati ai pazienti di cui si occupavano i caregiver erano di 7.194 dollari per il gruppo START, contro i 21.192 dollari per il gruppo che aveva ricevuto cure standard.
Questo significa che con un sostegno adeguato, i caregivers hanno avuto meno emergenze, portato i familiari meno spesso in pronto soccorso, o in ospedale per un ricovero, perché gestivano meglio i malati e intervenivano più prontamente.