Curare la calvizie si può, ma è rischioso…
Sanitadomani.com MILANO - C'è un farmaco per il trattamento della calvizie, presenta però rare ma gravi controindicazioni.
Sanitadomani.com MILANO – Un farmaco per il trattamento della calvizie con rare ma gravi controindicazioni.
Si tratta della finasteride, utilizzato per il trattamento degli stati precoci di alopecia androgenetica, che in circa il 3% dei pazienti induce effetti avversi che coinvolgono la sfera emotiva, psicologica e sessuale, dalla disfunzione erettile alla depressione.
L’insieme di questi sintomi viene definita sindrome post-finasteride (PFS), una patologia rara che non è ancora riconosciuta.
Sono pochi i professionisti che se ne occupano al mondo.
Fra questi Cosimo Roberto Melcangi, Professore Ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Milano.
“Dato che la finasteride è un inibitore di una via metabolica degli ormoni – spiega il professore – sia negli uomini con questa sintomatologia che in modelli animali, è stata misurata un’alterazione nei livelli di determinati steroidi.
Data la grande disomogeneità dei pazienti con PFS, è molto difficile, per noi medici, trovare un filo comune.
Nei pazienti, le analisi di routine non presentano alterazioni, tuttavia abbiamo analizzato le modificazioni epigenetiche dell’enzima coinvolto e abbiamo visto che, in queste persone, è abbastanza frequente una specifica modificazione: il problema è che non possiamo sapere se questa fosse presente anche prima dell’assunzione della finasteride”.
Gli studi attuali non sono molti: alcuni italiani e uno americano, dell’Università di Harvard, che ha dimostrato, tramite risonanza magnetica, che i pazienti con PFS presentano alterazioni correlate a sintomatologia depressiva.
“Io non sono assolutamente per demonizzare questo farmaco – precisa Melcangi – Chi rientra nel 3% dei casi di PFS ha la vita completamente distrutta, ma dall’altra parte il 97% delle persone che utilizza la finasteride ha un effetto benefico per quanto riguarda la crescita dei capelli.
Il messaggio importante è che prima di consigliare questo farmaco, si dovrebbe cercare di capire qual è la situazione preesistente”