Maradona: SOS agli obesi, curatevi in tempo!
Sanitadomani.com – Dietro lo spettacolo che Diego Armando Maradona regalava quando scendeva in campo, si cela una vita intensa dove la fortuna non è stata sempre dalla sua parte.
In campo, infatti, era il numero 1 dei numeri 10 per antonomasia. Fuori dal rettangolo di gioco però la sua vita ricorda Albatros di Baudelaire.
L’Italia e mondo dello sport piange Maradona, un campione che non ha precedenti.
Maradona, il campione del calcio che non ha bisogno di ulteriori presentazioni è morto il 25 novembre a soli 60 anni appena compiuti. In alcuni momenti della sua vita era arrivato a pesare 180 chilogrammi. Quasi due quintali per una altezza minuta, 1,68 centimetri.
Una obesità patologica, che lo aveva portato a sottoporsi due volte a un intervento di bypass gastrico con la metodologia della chirurgia tradizionale.
Il primo nel 2005 per l’applicazione proprio del bypass.
Il secondo, invece, 10 anni dopo, nel 2015, nel reparto Chirurgia obesità e metabolismo di una clinica sudamericana per la sostituzione del primo bypass.
Il secondo il intervento chirurgico era stato reso necessario dalle conseguenti complicanze avute dal primo.
Intervistato dalla tv argentina Canal 9 dopo la prima operazione Diego Armando aveva detto. ”Ho perso 13 chili, adesso peso un quintale. Voglio arrivare a 75”.
Diego vittima di un’emorragia dopo l’intervento bariatrico
Nel 2019 era stato di nuovo operato per una emorragia gastrica sopraggiunta a seguito di un’ernia ombelicale conseguenza del intervento di bypass. Una delle complicanze che, in casi come questi, si presenta con una alta percentuale.
Le cause del decesso del “pibe de oro” adesso sono in corso di accertamento, si sa che poche settimane fa era stato operato per la rimozione di un coagulo di sangue al cervello e che l’intervento sembrava fosse riuscito.
Si sa anche che il fisico del fuoriclasse argentino era particolarmente provato, che di sportivo era rimasto poco e che l’obesità mai completamente risolta, nonostante gli interventi chirurgici tradizionali – e forse anche per le complicanze di questi interventi – certamente non ha giovato alla grave cardiopatia da cui era affetto da tempo.
Eh sì, Maradona se da una parte ferisce il cuore di tanti italiani che lo hanno amato quale fenomeno del calcio, dall’altra apre la speranza per dar forza a chi non vuol accettare che essere obeso è quasi sempre una vera e propria patologia.
Se Maradona avesse curato molto meglio la sua obesità?
Non è in discussione l’aspetto fisico, ma la qualità della vita che per gli obesi medi o gravi si prospetta ricca di spiacevoli inconvenienti.
Al di là delle problematiche di vita quotidiana, di natura relazionale e sociale, l’aspetto molto serio e preoccupante riguarda tutte le malattie che l’obesità è quasi sempre la vera causa:
l’ipertensione, le cardiopatie, il diabete o addirittura il cancro solo per dirne alcune tra le più diffuse.
Un nostro amico medico che piange Maradona non esita a dire: ma se quell’intervento contro l’obesità l’avessero eseguito con la tecnica del prof Senner magari Maradona oggi sarebbe ancora con noi!
Nessuno può dirlo e mai potrà affermarlo.
Ma di sicuro possiamo ipotizzare che le complicazioni post operatorie che Maradona aveva subito dopo gli interventi di chirurgia per il bypass gastrico probabilmente non ci sarebbero state se fosse stato operato con la moderna e ventennale esperienza della chirurgia robotica per l’obesità che utilizza una suturatrice concepita proprio per scongiurare tali complicanze. Una tecnica chirurgica consolidata e altamente qualificata che, un tempo riservata solo ai Vip, oggi, per quanto costosa, è facilmente accessibile a tutti.
Italia triste MARADONA Obeso Ralf Senner chirurgia Robotica
Ralf Senner leader della chirurgia robotica
In Europa il ‘Maradona’ in questo ambito chirurgico è quasi sicuramente il prof Ralf Senner del Centro Europeo di Chirurgia Robotica per l’obesità.
Il Prof Senner, che per tanti anni ha operato a Monaco di Baviera in Germania e poi in Svizzera, oggi presta la sua grande esperienza scientifica nelle sale operatorie della nota Clinica privata QUISISANA di Roma e anche anche in un importante centro medico della Lombardia.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e nonostante la sua nota loquacità e cordialità ha preferito non commentare la circostanza: ” Non conosco il caso.
Non mi permetto di parlare di interventi eseguiti da altri bravi colleghi che, inoltre, operano con tecniche radicalmente diverse da quelle che da vent’anni eseguo per i miei pazienti”.
E’ cosi’ il prof Senner non si pronuncia, ma è anche vero che i dati ufficiali confermano che la chirurgia robotica, solitamente usata in Italia prevalentemente solo per l’urologia o la ginecologia, anche in ambito bariatrico dia risultati eccezionali.
In tre giorni il paziente riesce, infatti, a tornarsene a casa con le sue gambe e spesso senza nemmeno bisogno di antinfiammatori o medicine particolari.
Certo, diversamente dalla Germania o dalla Svizzera il nostro sistema assicurativo sanitario non copre i costi e il prof. Senner opera solo privatamente.
Una terapia chirurgia che, pur se con costi accessibili, non tutti si concedono.
E il grande Maradona lascia in eredità un bel messaggio alle persone in grave sovrappeso: quello di pensare ad investire prima di tutto sul proprio benessere e sulla propria salute.
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