Donne più colpite dalle malattie mentali: medicina di sesso e genere

Donne più colpite dalle malattie mentali: medicina di sesso e genere

Sanitadomani.com – MILANO: Impatto diverso delle malattie su uomini e donne: la medicina di precisione cerca una risposta secondo le caratteristiche personali. E’ seguendo questa strada che tre anni fa è nata la fondazione Women’s Brain Project (WBP), che studia la maggior vulnerabilità delle donne alle malattie mentali. Un metodo di approccio necessario, per poter individuare la cura più adatta a ogni situazione.

Anche l’esperienza del Covid-19 ha evidenziato una differente reazione dell’infezione da parte del fisico maschile e di quello femminile.  Per discutere di tutto ciò, Mondosanità ha organizzato il Webinar ‘DIFFERENZA DI SESSO E GENERE NELLE MALATTIE DEL CERVELLO E DELLA MENTE NELL’ERA POST COVID-19’, in collaborazione con Women’s Brain Project, Eurocomunicazione e Officina Motore Sanità e grazie al contributo incondizionato di Lundbeck.

“La pandemia sta mostrando come le donne che si infettino col virus COVID-19 subiscono minori complicanze e hanno rischi di mortalità inferiore rispetto agli uomini – dice Antonella Santuccione Chadha, patologo e neuroscienziato, cofondatrice di WBP –  Questa osservazione è importante per il nostro progetto, che studia l’impatto che sesso e genere hanno sulle malattie, in particolare quelle cerebrali e mentali. Con la parola sesso ci riferiamo al nostro DNA e con la parola genere ci riferiamo al modo in cui la società ci cataloga – continua la scienziata -. Il nostro lavoro scientifico ha evidenziato come le differenze di sesso e genere esistano in termini di prevalenza e incidenza, nei sintomi, nel progresso della malattia e nel trattamento”

Le malattie mentali

L’Alzheimer, l’emicrania, la depressione, la sclerosi multipla e alcuni tumori cerebrali colpiscono principalmente le donne. Diversamente Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica e ictus sono maggiormente predominanti negli uomini. Nonostante questo, le donne affette da Parkinson presentano più effetti indesiderati da uso cronico di levodopa, farmaco che resta di prima linea nella cura. Ne risulta che analizzare le differenze di sesso e di genere è di estrema importanza per valutare rischi e benefici dei trattamenti.

“Sesso e genere hanno un impatto sostanziale sulla genomica, la proteomica, il microbioma, anche sullo stato socioeconomico dei pazienti; analizzando questi elementi, saremo in grado di raggiungere la medicina di precisione- spiega Sanduccione Chadha – Apriremo la strada ad una medicina che tratti ogni persona secondo le sue caratteristiche specifiche. Ciò ridurrà costi e sprechi, facendo sì che le medicine e le soluzioni di biotecnologia agiscano meglio e con minori effetti collaterali”.

Nella schizofrenia, una studio dell’università di Salerno evidenzia disparità di genere, a sfavore delle donne, nella continuità terapeutica ed assistenziale. La popolazione femminile risponde meno agli interventi psicosociali, con aumento del rischio di ospedalizzazione. Il motivo potrebbe essere una manifestazione meno aggressiva della malattia, che comporta un ritardo nella diagnosi.

Salute mentale e Covid

Dopo il periodo di quarantena, più del 20% delle persone mostra disturbi post-traumatici da stress, depressione e ansia. “Le donne sono la categoria più colpita – dice Amelia Filippelli, professore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’Università di Salerno – perché gravate dalle responsabilità professionali e della famiglia, e talvolta vittime di violenze. In gravidanza e nel post-parto è stato registrato un aumento fino al 40% della depressione e fino al 72% dell’ansia nel post lock-down. La mia UOC di Farmacologia e Tossicologia Clinica lavora attivamente per promuovere la farmacologia di genere a supporto delle donne. Ciò accadeva prima della pandemia e ancora di più nel periodo post-pandemico”.

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