E dopo un anno, lo scoprono tutti…
IN RITARDO MA FORSE SEGUIRANNO LE INDICAZIONI DEL PROF MAZZONE
Il prof Redfield, scienziato ed ex capo del Center for disease control degli Usa, e consulente del governativo Antony Fauci, ha dichiarato la necessità di seguire le procedure di controllo per i pazienti da sottoporre alla vaccinazione ribadendo quanto affermato in una ricerca scientifica del 2020 dal Prof Antonino Mazzone.
E dopo un anno, lo scoprono tutti…
Sanitadomani.com – MILANO. Il 3 Dicembre del 2020 la rivista della Comunità scientifica americana, Jama, ha pubblicato l’esito di una ricerca scientifica sul covid effettuata dal professor Antonino Mazzone e dal suo staff. Dell’importante ricerca ne avevano parlato diffusamente anche il giornale specializzato sanitadomani.com, Adn Kronos Salute e numerose altre testate italiane e internazionali.
Ma a livello politico-organizzativo non era e non e tutt’oggi non è stato fatto nulla.
Sarebbe necessario organizzarsi affinchè i pazienti che devono sottoporsi alla vaccinazione, ex pazienti covid o no, si sottopongano ad un rapido test per sapere se e quanti anticorpi antivirus ha nel proprio organismo.
Ciò consentirebbe di ottenere due importanti vantaggi: il primo quello di evitare di somministrare una dose di vaccino a chi è ha già l’organismo superprotetto da anticorpi non esponendolo al rischio di complicazioni. Il secondo, non meno importante, beneficio sarebbe dunque quello di ‘risparmiare’ una dose di vaccino e di somministrarlo a chi è in lista d’attesa e ne ha più bisogno nell’immediato.
Lo studio del Prof Mazzone, basato sulla valutazione di 120 mila tamponi e 16 mila pazienti, solo nelle ultime settimane sta trovando il consenso di scienziati italiani e americani.
Il messaggio chiaro della ricerca del prof Mazzone è questo: è inutile, e talvolta pericoloso, somministrare il vaccino a pazienti che hanno hanno avuto il covid ed hanno quindi prodotto un elevato scudo anticorpale.
Lo stesso vale per quanti si sottopongono al vaccino.
Il prof Mazzone dal 2020, e ora anche la comunità scientifica nazionale e internazionale, sostengono che prima di sottoporre una persona alla vaccinazione sia necessario controllare la quantità di anticorpi prodotti dall’organismo sia a seguito del covid, sia del solo vaccino già somministrato.