Farmaco per il diabete diventa anche rimedio per l’obesità
sanitadomani.com – MONDO: Un farmaco con dosaggio settimanale come rimedio per l’obesità. La notizia arriva dagli Stati Uniti; la Food and Drug Administration, l’ente governativo che regola i prodotti farmaceutici, ha approvato l’uso del semaglutide contro il sovrappeso.
Il farmaco era già noto, utilizzato per il diabete di tipo 2. Queste due malattie croniche sono ormai da tempo in correlazione; non sorprende quindi così tanto sapere che anche i trattamenti farmacologici possono essere in condivisione. La terapia è infatti pensata prevalentemente per le persone che hanno anche problemi medici derivanti proprio dall’eccesso di peso.
Come funziona il rimedio per l’obesità
Per funzionare da rimedio per l’obesità, il semaglutide è somministrato tramite iniezione con dosaggio settimanale di circa 2,4 mg; si tratta del primo, e finora unico, farmaco prescritto proprio per la perdita di peso. Sviluppato da Novo Nordisk, sarà in commercio con il marchio Wegovy.
Naturalmente, i miracoli non esistono e nessun farmaco funge da bacchetta magica. La terapia dovrà essere accompagnata da un piano alimentarie ipocalorico, fornito dal medico curante, oltre a una adeguata attività fisica.
Il trattamento per il momento è riservato a individui adulti, con indice di massa corporea uguale o superiore a 27 (sovrappeso) oppure 30 (obesità). Il farmaco risulta efficace sia per perdere peso, che per mantenere i risultati raggiunti.
I risultati ottenuti dal farmaco
Negli Stati Uniti, oltre il 40 per cento degli individui adulti soffrono di obesità. Questa condizione è riconosciuta come malattia cronica, e il Centers for Disease Control and Prevention la definisce una vera e propria epidemia. Considerando anche che la patologia si associa anche altre 60 gravi condizioni di salute, nonché a una riduzione della aspettativa di vita.
Per arrivare all’approvazione, la Food and Drug ha analizzato i dati di una ricerca sperimentale chiamata STEP; quattro studi clinici di fase 3a che hanno coinvolto circa 4.500 pazienti.
Gli studi hanno dimostrato che i pazienti che prendono il farmaco, insieme a un piano di riduzione delle calorie e a una maggiore attività fisica, hanno ottenuto una riduzione significativa del peso; il controllo è stato fatto con un gruppo che ha avuto un placebo, pur mettendo in atto dieta e movimento.
Lo studio mostra un dimagrimento fino al 14,9% rispetto al peso corporeo in un periodo di 16 mesi circa; gli individui del gruppo di controllo hanno per solo il 2,4%.
L’obesità è riconosciuta come una malattia cronica e un problema di salute dalle principali organizzazioni sanitarie; tra i fattori che ne sono all’origine ci sono genetica, stile di vita e ambiente.
“È notevole che l’obesità sia ancora vista come un difetto personale piuttosto che una condizione medica – ha detto Joe Nadglowski, presidente della Obesity Action Coalition – Richiede un trattamento, proprio come qualsiasi altra malattia cronica. Può avere un impatto negativo sulla qualità della vita di una persona; sia attraverso i pregiudizi sul peso della società e lo stigma, sia per la sua associazione con numerosi e gravi problemi di salute. È ora di riconoscere questa crisi della salute pubblica e la necessità di avere più strumenti possibili per affrontarla. Espandere opzioni di trattamento sicure e clinicamente efficaci per la gestione dell’obesità è una buona notizia per le persone con obesità e per la comunità medica”.