Gaetano Pini: ricerca su artrite e Parkinson
SANITADOMANI.COM – MILANO. Il ministero della Salute ha deliberato di finanziare due studi di ricerca scientifico-sanitaria proposti da medici dall’ASST Gaetano Pini-Cto di Milano.
Il primo progetto riguarda lo studio e la ricerca di nuove terapie per la cura dell’artrite reumatoide condotto dalla dottoressa Francesca Ingegnoli.
L’altro, invece, è finanziamento che rientra nella categoria “giovani ricercatori” : il dott. Roberto Cilia, infatti, sta eseguendo delle ricerche farmacologiche per la cura del Morbo di Parkinson.
“Questo duplice riconoscimento ottenuto dal Ministero della Salute dimostra – commenta il dott. Francesco Laurelli, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO –
che la nostra azienda è un centro d’eccellenza nazionale e internazionale non solo per l’Ortopedia, la Reumatologia e la Neurologia e la Riabilitazione, ma anche per la ricerca scientifica
che, insieme con la formazione universitaria e l’assistenza, è un asset fondamentale per migliorare sempre più i servizi offerti ai nostri pazienti ”.
Il progetto della dottoressa Ingegnoli, riguardante la cura dell’artrite reumatoide, si propone di indagare le alterazioni metaboliche delle cellule che formano la membrana sinoviale (sinoviociti).
Queste cellule svolgono un ruolo chiave nel mediare l’infiammazione e il danno articolare in corso di artrite reumatoide e sono considerate un potenziale bersaglio per lo sviluppo di terapie mirate.
La ricerca avviata dal dottor Cilia, tratta di un lavoro clinico nel quale 60 pazienti con Morbo di Parkinson saranno scelti per ricevere alte dosi di Ambroxolo: un farmaco ‘da banco’, usato come mucolitico da oltre 30 anni,
ma che si è dimostrato capace di ridurre i livelli di una proteina il cui accumulo è causa di neurodegenerazione.
L’obiettivo primario della ricerca scientifica è, dunque, mostrare l’efficacia di Ambroxolo come terapia “neuroprotettiva” sulla progressione dei sintomi motori e non-motori, valutandone sicurezza e tollerabilità.