Gallera, a Milano l’epidemia cresce
Sanitadomani.com – MILANO. La città di Milano semiaffollata sembra continui a seguire l’inopportuno messaggio pubblicitario anticovid19 “MILANONONSIFERMA” lanciato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Nonostante la Regione Lombardia già dal mese di febbraio ripeta quotidianamente di ‘restare a casa’, a Milano sembra che superati i primi giorni di paura adesso si inizi a trasgredire alle regole mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri.
“Milano merita sempre attenzione, non c’è un calo netto e deciso nei contagi, quindi non rilassiamoci, restiamo a casa.
Per quanto possibile limitiamo al minimo anche le uscite per andare a fare la spesa”.
Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa trasmessa sulla pagina Facebook di LombardiaNotizieOnline per fare il punto sull’emergenza coronavirus. “A Milano necessità – ha aggiunto – la linea un giorno scende e un giorno sale, non c’è una netta diminuzione dei contagi.
Oggi in città preoccupa il +262 positivi rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 127.
Non è dunque finita, dobbiamo resistere anche in vista dei ponti che ci separano dal 3 maggio”.
Gallera ha poi fatto sapere di essere stato nella Bergamasca per ringraziare “medici, infermieri, personale sanitario, volontari, protezione civile e alpini” che stanno “facendo il massimo” per far uscire la città orobica dall’emergenza.
L’assessore, dopo essere stato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, ha visitato l’ospedale da campo allestito dagli Alpini presso la fiera dove ha incontrato il personale di ‘Emergency’ e i medici russi.
Poi l’assessore ha visitato i ‘Covid hotel’ che l’Ats mette a disposizione dal 18 marzo.
“Sono una risposta per le persone guarite e per il territorio”.
Sono destinati a soggetti Covid positivi ormai stabilizzati che possono essere dimessi dalle strutture ospedaliere e per i quali è tuttavia necessario garantire la sorveglianza sanitaria e l’isolamento in luoghi diversi dal loro domicilio.