Gli anziani più intelligenti se…
STUDIO NEUROLOGICO SUGLI OVER 65
Lo studio dimostra che la proprietà di animali domestici a lungo termine è collegata a un declino cognitivo più lento nel tempo. Sarà presentato ufficialmente durante l'annuale congresso internazionale di neurologia che si terrà dal 2 di Aprile a Seattle. Gli anziani, dunque, che temono di perdere le proprie capacità cerebrali invece rischiano molto meno se in possesso di un cane o un gatto.
Sanitadomani.com – Una delle preoccupazioni principali per coloro che invecchiano sono le malattie neurologiche che possono influire sulle capacità cognitive.
Un gruppo di scienziati ha condotto uno studio che ha dato un risultato importantissimo: gli anziani che vivono almeno da 5 anni in compagnia di un animale domestico hanno una riduzione dell’attività cognitiva molto ridotta, più lenta e più lontana nel tempo rispetto ad altri anziani che non hanno un cane o un gatto.
SEI ANNI DI RICERCA
CON 1.369 PAZIENTI
L’esito dettagliato dello studio, che è durato 6 anni coinvolgendo 1.369 anziani, con un’età media di 65 anni dal momento dell’inizio dello studio, sarà presentato nel corso del prossimo appuntamento annuale dell’ American Accademy of Neuroglogy.
Quest’anno il congresso internazionale dell’ACN si terrà dal giorno 2 al 7 di Aprile a Seattle, negli USA.
IL DECLINO COGNITIVO
SI PUO’ CONTRASTARE
“Studi precedenti hanno suggerito che il legame uomo-animale può avere benefici per la salute come la diminuzione della pressione sanguigna e dello stress”, ha affermato l’autore dello studio Tiffany Braley, dell’Università del Michigan Medical Center di Ann Arbor: “I nostri risultati suggeriscono che la proprietà di un animale domestico potrebbe anche essere protettiva contro il declino cognitivo”.
Lo studio ha esaminato 1.369 anziani con un’età media di 65 anni che avevano normali capacità cognitive all’inizio dello studio.
Un totale del 53% possedeva animali domestici e il 32% erano proprietari di animali domestici a lungo termine.