Glioblastoma; dallo IEO una ricerca per un futuro trattamento
Sanitadomani.com – MILANO: I glioblastoma è il tumore cerebrale più letale, ma la ricerca scientifica porta una nuova speranza per la sua cura.
E la ricerca scientifica in questo caso parla italiano. Arriva dallo IEO infatti il trattamento che annulla l’immortalità delle cellule staminali, anche se per ora i risultati sono ancora a livello preclinico. I risultati hanno trovato spazio sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine. Con il contributo di Fondazione AIRC e dal Ministero della Salute, a guidare lo studio è stata Giuliana Pelicci, Direttore di Ricerca al Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Professore di Biologia Molecolare all’Università del Piemonte Orientale.
Il trattamento sperimentale contro il glioblastoma
Una delle motivazioni per cui questo tipo di tumore è così letale è la resistenza delle cellule staminali tumorali alle attuali terapie; questo consente alla malattia di progredire.
“Noi abbiamo scoperto – spiega la dottoressa Pelicci – come eliminare queste cellule killer interferendo con la loro straordinaria capacità di adattamento e sopravvivenza. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione su LSD1, una proteina coinvolta nello sviluppo del glioblastoma, oltre che di altri tumori. Questa ha un ruolo attivo nel mantenimento delle cellule staminali; favorisce la loro capacità di adattamento ai diversi stimoli di stress, sia presenti nell’ambiente che circonda il tumore, che indotti dalle terapie anticancro. Abbiamo dimostrato che l’inibizione farmacologica dell’attività di LSD1 riduce la capacità delle cellule staminali tumorali di auto-mantenersi, rallentando così la crescita del tumore”.
Per il momento, questo processo ha avuto luogo in modelli preclinici, ovvero in laboratorio. E lo studio ha anche evidenziato che il trattamento non comporta altri effetti sulle altre cellule. Ora i ricercatori sperano di poter passare quanto prima a una fase clinica.
Individuato un nuovo inibitore
Per arrivare a questi risultati, gli studiosi hanno individuato un nuovo inibitore della proteina LSD1; si tratta di una molecola, il cui nome scientifico è DDP_38003, nota per il suo potenziale terapeutico contro la leucemia.
Questa riesce a raggiungere il cervello attraversando la barriera ematoencefalica, si lega alla proteina LSD1 e ne blocca l’attività; in questo modo, le staminali tumorali muoiono.
“Il nostro studio dimostra che LSD1 è un bersaglio fondamentale per le terapie molecolari contro il glioblastoma – continuano Stefania Faletti e Daniela Osti, ricercatrici IEO e prime autrici dell’articolo –. E abbiamo anche dimostrato che l’inibitore agisce indipendentemente dal profilo genico del tumore. Questo è un punto importante perché il glioblastoma è un tumore altamente eterogeneo, con caratteristiche diverse da paziente a paziente, e questa eterogeneità è uno dei principali motivi per cui i farmaci non mirati hanno fino ad oggi ottenuto risultati molto limitati”.