Al Gaslini tecnica mini-invasiva contro epilessia bimbi

Al Gaslini tecnica mini-invasiva contro epilessia bimbi

Sanitadomani.com – GENOVA: L’Istituto Gaslini di Genova primo in Italia a utilizzare una tecnica mini-invasiva per trattare l’epilessia farmaco resistente. L’intervento chirurgico è stato effettuato su due piccoli pazienti; i bambini soffrivano di una forma di epilessia caratterizzata da crisi “gelastiche”, ovvero simili ad attacchi di riso improvvisi. Gli attacchi erano pluriquotidiani, ma “è possibile già registrare un decorso clinico post-operatorio precoce libero da crisi spiega il professore Armando Cama, direttore della UOC Neurochirurgia del Gaslini – che rappresenta un elemento prognostico molto incoraggiante”. Per  un completo risultato epilettologico sarà necessario attendere 12 mesi.

L’INTERVENTO

Per ora si può affermare che le operazioni chirurgiche abbiano avuto successo. La tecnica è definita “termo-ablazione laser stereotassica RM-guidata”: consiste nell’introdurre una sonda laser attraverso un microforo sulla scatola cranica del diametro di 3.2 mm. La sonda raggiunge l’amartoma ipotalamico, una lesione cerebrale causa dell’epilessia.

La termo ablazione avviene così con precisione submillimetrica e sotto guida costante di un sistema di neuro navigazione. “Abbiamo utilizzato la Risonanza Magnetica 3 Tesla per monitorare l’esecuzione della procedura – spiega il professore Andrea Rossi direttore della  Neuroradiologia – effettuata utilizzando il sistema Visualase Medtronic. In pratica abbiamo osservato in tempo reale  la progressiva distruzione e disconnessione elettrica della lesione, verificando che l’intervento si svolgesse rispettando l’integrità delle strutture cerebrali circostanti”.  In questo modo la problematica del bambino si risolve con minimi rischi legati ad approcci chirurgici più tradizionali.

LA PATOLOGIA

L’epilessia causata da amartoma si manifesta molto precocemente, nei primi mesi di vita. Sintomo principale sono improvvisate risate, fuori da qualsiasi contesto. “ Queste manifestazioni spesso non vengono riconosciute come crisi epilettiche – spiega il professore Lino Nobili, direttore dell’ UOC Neuropsichiatria del Gaslini -ma interpretate come disturbi di natura psichico-comportamentale. Le crisi nel tempo diventano più severe, possono essere associate a perdita di coscienza, cadute, scosse agli arti. L’amartoma ipotalamico può associarsi a aggressività, pubertà precoce, disturbi ormonali. L’intervento chirurgico è il trattamento che può garantire la libertà da crisi e va eseguito il più precocemente possibile per evitare  che altre regioni del cervello “imparino” a produrre crisi epilettiche autonomamente”.

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