Il medico disponibile sempre, ma on line…
Lombardia e Puglia a capo del progetto
Il digitale che per tante persone è qualcosa lontano dalla realtà, invece, continua a concretizzarsi anche in ambito sanitario. Già da tempo sono attivi diversi servizi di assistenza 'tecnologica', ma adesso si punta a sviluppare il progetto 'Ospedale in casa' che consente al paziente, cronico o a bassa intensità di cura, di non dover necessariamente recarsi in ospedale. Questo sarà possibile con la Telemedicina che si sviluppa nella Televisita, nel Telecontrollo, nel Teleconsulto e con il Telemonitoraggio.
Sanitadomani.com – ROMA. Il progetto “Ospedale in casa” era una visione concreta, sostenuta dal 1995 al 2013, dell’ex Presidente del Pirellone, Roberto Formigoni.
Ecco che il sogno politico-sanitario di Formigoni oggi riparte da Roma.
L’Ospedale in casa, sostanzialmente, è un servizio di tele-assistenza e monitoraggio costante dei pazienti cronici o con patologie non acute e quindi non necessitanti del ricovero ospedaliero.
GRAZIE ALLA TECNOLOGIA
PAZIENTI SEGUITI SEMPRE
Ecco che Regione Lombardia, infatti, è stata scelta insieme alla Regione Puglia per l’implementazione delle piattaforme verticali nazionali di Telemedicina.
La formalizzazione è stata fatta dal ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, nell’ambito della Conferenza Stato/Regioni.
IL MINISTRO DÀ IL VIA
ALLA ‘COMPETIZIONE’
In particolare, Lombardia e Puglia dovranno sviluppare le applicazioni che abilitano i servizi specifici di Telemedicina, quali la Televisita, il Telecontrollo, il Teleconsulto e il Telemonitoraggio, in affiancamento verticale alla componente abilitante sviluppata a livello nazionale.
Le due Regioni, con questo incarico, metteranno a disposizione del Paese i servizi e le tecnologie digitali che svilupperanno nell’ambito delle progettualità chiamate a realizzare.