IL SISTEMA SANITARIO É MALATO
SANITADOMANI.COM – MILANO. Quando il sistema sanitario nazionale non riesce a rispondere alle esigenze dei cittadini, questi si rivolgono – se hanno denaro – al sistema sanitario privato.
In totale, una spesa di circa 40 milioni di euro (dati 2017). Ma c’è una terza strada, ancora poco conosciuta e poco scelta : il settore della sanità integrativa.
In questo campo non ci sono solo assicurazioni, ma anche le mutue.
Oggi solo una piccola percentuale di italiani ha scelto questa strada: in tutto il 22%, diviso fra chi ha sottoscritto un contratto a livello familiare (7%)
e chi ne ha uno tramite il contratto collettivo del Lavoro (15%).
Una situazione diversa da altri Paesi in Europa, come per esempio la Francia, dove la percentuale sale al 57%,
o l’Olanda, dove l’assicurazione è addirittura obbligatoria.
Eppure è un argomento che in Italia andrebbe maggiormente discusso,
considerando che siamo il secondo Paese più longevo al mondo (dopo il Giappone), con una popolazione attiva over 65 pari al 35,2% della cittadinanza.
Di mutue tra le quali scegliere ve ne sono di numerose.
Quella che in Italia attualmente fa registrare il più alto numero di soci è la MBA, Mutua Benessere Assistenza, che è un ente no profit con oltre 350mila assistiti.
I sussidi di MBA sono pensati per favorire l’ accesso alle cure e ai servizi e tramite l’erogazione di forme di sostegno alla famiglia in caso di necessità.
Non sono previsti limiti di età e non è previsto alcun questionario anamnestico per l’accesso ai sussidi.
Del resto il sistema sanitario nazionale, senza scomodare i grandi stratega della finanza, è destinato a non proseguire con l’attuale organizzazione che è costosissima e non sempre soddisfacente.
Il paradosso è che gran parte della spesa nazionale è destinata proprio all’assistenza e alla cura sanitaria dei cittadini, eppure il tasso di insoddisfazione è impressionante.
Ma a lamentarsi non sono sempre e spesso solo i pazienti, ma tutto il personale sanitario:
dall’inserviente all’affermato chirurgo lamentano tante, forse veramente troppe, disattenzioni da parte del sistema sanitario pubblico nazionale.
Una situazione che vede due soggetti ben distinti: da una parte gli erogatori di assistenza e cura, dall’altra gli utenti, che, incredibile, hanno in comune solo l’insoddisfazione.
Una situazione destinata ad implodere e, prima che intervenga la politica che, come sempre, arriverà in emergenza a frittata avvenuta, forse è bene che i cittadini vadano oltre
e si organizzino per garantirsi le proprie prestazioni sanitarie di qualità anche in futuro.