Ischemia cardiaca: una startup per una terapia innovativa
Sanitadomani.com – MONZA: Nasce una startup tutta italiana con lo scopo di curare le forme più gravi di ischemia cardiaca. Un passo compiuto dopo 10 anni di ricerca del Centro Cardiologico Monzino e dell’Università Statale di Milano
Sotto la guida Giulio Pompilio, direttore scientifico del Monzino e professore alla Statale, i ricercatori hanno sviluppato una metodica terapeutica chiamata “Cardiac Pro-angiogenic Cell Plus, abbreviata in CPCPlus. Questo risultato ha richiamato l’attenzione di Siryo SpA, investitore specializzato nel settore delle terapie avanzate; attraverso la sua holding ha investito 6,5 milioni di euro. Così è nata la startup Oloker.
La ricerca sull’ischemia cardiaca
Il punto di partenza è stato lo studio delle cellule stromali, quelle che costituiscono l’impalcatura del cuore e hanno una forte capacità di indurre la neo – vascolarizzazione. “Abbiamo trovato il modo di isolarle, selezionarle ed iniettarle nel cuore colpito da ischemia cardiaca – spiega il professor Pompilio -; questo per stimolare in maniera molto efficace la creazione di nuovi vasi all’interno del tessuto miocardico. In pratica creiamo nel cuore un nuovo microcircolo sanguigno, in alternativa a quello danneggiato e fuori uso del paziente. La metodica è concepita infatti per rispondere all’urgente esigenza clinica di pazienti con cardiomiopatia ischemica molto avanzata, che soffrono di angina refrattaria; patologia oggi orfana di cure risolutive”
Nel 2017 è stata depositata una domanda di brevetto congiuntamente da Monzino e l’Università degli Studi di Milano. Poi, è arrivato l’interesse dell’investitore. Alla fine dello scorso l’accordo stipulato ha dato vita alla cessione del brevetto e al piano di sviluppo, che prevede tra le altre cose il coinvolgimento dei laboratori del Monzino. Da qui la costituzione di una nuova realtà imprenditoriale denominata Oloker Therapeutics s.r.l.
L’operazione rappresenta uno dei più significativi investimenti early stage destinati al settore cardiovascolare, supportata da un investitore privato a capitale interamente italiano. I capitali raccolti saranno impiegati per giungere ad un proof-of-concept attraverso uno studio first-in-human per il trattamento dell’angina refrattaria.
L’esperienza nella medicina rigenerativa cardiaca
“L’esperienza del Monzino nella Medicina rigenerativa è unica in Italia – continua il direttore del Monzino – E’ in corso da anni una sperimentazione in pazienti con aterosclerosi coronarica severa, con cellule staminali prelevate dal midollo osseo del paziente stesso e poi inoculate direttamente nel muscolo cardiaco; questo per creare piccoli vasi laddove vi è una mancanza di ossigeno”.
Secondo il direttore, la nuova frontiera della medicina per le malattie più gravi ed incurabili sono le Terapie Biologiche avanzate. In breve, la base nella realizzazione dei farmaci non sono i composti chimici, ma il materiale biologico, cellule o materiale genico.
Per Siryo, l’operazione rappresenta una grande opportunità di finanziare lo sviluppo di una promettente terapia cellulare nell’ambito di una specifica strategia. La società mira a selezionare progetti innovativi, che rappresentano l’eccellenza della ricerca di settore del nostro Paese.
“Il supporto ai percorsi traslazionali – spiega Alessandro Sannino, Presidente ed anima scientifica del Team di Siryo SpA – rappresenta un obiettivo strategico per la società e per il nostro territorio. Territorio che ha gli strumenti tecnologici, finanziari, ed oggi anche la consapevolezza di poter svolgere un ruolo importante nello sviluppo industriale high tech; e sul piano non solo europeo. Ci son molti più soldi che buone idee, e Siryo vuole aggiungere un ulteriore tassello al percorso di valorizzazione, sul territorio, di questa risorsa scarsa, preziosa e frutto dell’investimento in formazione che tanti giovani intraprendono con serietà, competenza e determinazione nei Centri di Ricerca sud Europei”.
Il team
Oltre a solide basi scientifiche, il progetto ha un team di eccellenza. Compresi due degli inventori, il professor Giulio Pompilio, Direttore scientifico e cardiochirurgo del CCM nonché docente dell’UNIMI, e la dottoressa Elisa Gambini, ricercatrice di lungo corso del CCM ed attuale Chief Operating and Technology Officer di Oloker Therapeutics. Il Team si occuperà dello sviluppo pre-clinico e clinico, supportato da un Advisory Board scientifico internazionale di cui fanno parte, oltre al Prof. Pompilio, il Prof. Philippe Menasché (Università di Parigi) ed il Prof. Jens Kastrup (Università di Copenaghen), tra i principali esperti europei del settore.