La frutta prescritta dal medico?
STAR BENE COSTA TROPPO
Mangiare spesso frutta potrebbe aiutare addirittura la salute mentale e prevenire la depressione. Nella stessa ricerca scientifica condotta in Inghilterra si sottolinea peraltro che le persone che mangiano snack salati, come le patatine, sono maggiormente ansiose.
Sanitadomani.com – MILANO. Che una mela al giorno “tolga il medico di torno” è cosa risaputa anche dai nostri bisnonni, ma che mangiare spesso frutta potrebbe aiutare addirittura la salute mentale e prevenire la depressione è una scoperta recente.
Precisamente di una ricerca della Aston University (Uk), pubblicata su British Journal of Nutrition.
INDIVIDUATE LE CAUSE
ALIMENTANTI L’ANSIA
Lo stesso studio sottolinea peraltro che le persone che mangiano snack salati, come le patatine, sono, al contrario, maggiormente ansiose.
Non è poi importante quanta frutta si consuma, ma sarebbe più significativo mangiarla frequentemente.
Lo studio evidenzia infatti che dei 428 adulti inglesi esaminati chi faceva spesso spuntini salati soffriva di “vuoti mentali quotidiani” (ad esempio dimenticava dove erano stati collocati gli oggetti o il motivo per cui era entrato in una stanza).
LEGAME TRA FRUTTA
E SALUTE MENTALE
Da cosa derivi il legame tra frutta e salute mentale resta però solo un’ipotesi: è possibile che il contenuto di antiossidanti e micronutrienti presenti nella frutta possa essere utile a preservare la salute mentale oppure che il consumo di frutta si inserisca in uno stile di vita complessivamente più sano e che da questo derivi il maggiore benessere mentale.
E SE LA PRESCRIVESSE
IL MEDICO DI FAMIGLIA?
In verità c’è un altro problema legato al consumo di frutta: il suo attuale costo elevatissimo, destinato ad aumentare nel tempo. Che fare, dunque? Non mangiare frutta è la soluzione da scartare.
Sarebbe una follia pensare che trattandosi di una terapia salutare la frutta venga venduta nelle farmacie dove con prescrizione medica si pagherebbe solo il ticket?
E’ vero, il nostro è un paradosso che rasenta un’ironica follia, però: cosa avreste detto tre anni fa se qualcuno vi avesse detto che un giorno avremmo dovuto vivere con una mascherina?