La robotica fa la differenza, ma grazie all’ingegno umano

Sanitadomani.com – Roma. La robotica applicata alla chirurgia è un tema di grande rilevanza scientifica, soprattutto oggi, a distanza di 20 anni dal primo intervento bariatrico in assoluto che negli ultimi 5 anni sono stati realizzati con la nuova suturatrice robotica “Leonardo Da Vinci”. 
Il ‘Da Vinci’, di produzione americana: è un chirurgo robotico con 4 o più braccia gestito da un medico molto esperto.
In Italia sono già circa 150 i centri ospedalieri dotati dello straordinario robot ‘dottor Da Vinci’ (o di altre tipologie e marche) che ha compiuto i suoi 25 anni di età ‘ringiovanendo e rinnovandosi’ in modo sbalorditivo giorno dopo giorno.

In alcuni ospedali, dove i grandi chirurghi pluridecorati preferiscono continuare ad operare in modo tradizionale, il robot viene utilizzato solo per alcune tipologie di interventi affidati a ‘giovani’ esperti medici, che già con un piede nel futuro, eseguono con incredibili successi la rimozione di tumori prostatici oppure di chirurgia ginecologica.
In Veneto, esempio per tutta l’Italia, viene utilizzato (In particolare a San Donà del Piave) un particolare robot gestito da un’équipes di neurochirurghi e ortopedici che realizzano interventi di precisione a livello vertebrale e con esiti positivi mai sperati e pensati prima. 

Il Prof Ralf Senner

Ralf Senner il pioniere
della robotica in Italia
A livello europeo il medico chirurgo che oltre già 20 anni addietro, forse per primo, ha impegnato il dottor Leonardo Da Vinci in interventi di chirurgia bariatrica con successi strepitosi, in termini di perdita di peso, per gravi e grandi obesi è il prof Ralf Senner che si è specializzato in Germania e poi ha operato in diversi ospedali di livello internazionale.

Da tanti anni è oramai un ‘onorario’ cittadino italiano in quanto opera ininterrottamente nella Clinica Chirurgica Quisisana di Roma.

Il prof Senner benedice gli ultimi 5 anni perchè il Da vinci è stato dotato anche della suturatrice robotica che consente di raggiungere livelli di perfezione con percentuali di complicanze e di recidive vicine allo zero per cento. 

l professor Ralf Senner, dal giorno della sua prima operazione, ha poi continuato in Italia studi e sperimentazioni con il team del Centro Europeo di Chirurgia Robotica per l’Obesità (CECRO), ed è arrivato a poter confermare che tale innovativo approccio strumentale aumenti la sicurezza dell’intervento e la precisione di sutura.

Oltre un anno di esperimenti
e arriva allo Stapler robotico

Bypass gastrico e gastrectomia sono interventi molto diffusi per combattere problemi molto gravi di obesità.
Questa nuova tecnologia robotica di sutura potrebbe dunque diventare una salvezza per molte persone, senza mai sottovalutare però l’importanza dell’ingegno umano.
Basti pensare che lo stesso Stapler (saturatrice) robotico è nato grazie a un team di esperti che ha portato avanti una grande ricerca teorica e sperimentale fino ad arrivare al vero e proprio utilizzo del robot sui pazienti con notevoli risultati.
Per non dirla in un complesso linguaggio medico scientifico va chiarito che una delle principali complicanze post operatorie della chirurgia bariatrica tradizionale (dolori, lunghe degenze e recidive negli anni) è frequentemente dovuta proprio alla suturazione, con metodo tradizionale, della parte dello stomaco in cui si è intervenuto.
La suturatrice di cui è dotato il dottor Da Vinci, invece, di fatto ‘salda’ le pareti intestinali interessate al taglio consentendo ai pazienti di tornarsene a casa con le proprie gambe dopo 24 ore dall’intervento e senza una valigia di antidolorifici a seguito.