LA ZANZARA TIGRE É UNA MINACCIA PER LE DONNE IN GRAVIDANZA
SANITADOMANI.COM – Una puntura di zanzara potrebbe causare problemi ben più seri di un semplice ponfo e di un po’ di prurito: se la puntura è infatti causata da una zanzara tigre i rischi sono da non sottovalutare a maggior ragione nelle donne incinte. Questa specie di zanzara (Aedes albopictus), presente anche nel nostro territorio ormai dal 1990, potrebbe infatti trasmettere il virus Zika, simile a quello che causa la febbre gialla, la dengue e l’encefalite giapponese e del Nilo occidentale.
Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica.
Le manifestazioni cliniche della malattia, quando presenti, sono in genere simili a quelle di dengue e chikungunya. Si tratta di sintomi lievi come febbricola, eruzioni cutanee (soprattutto maculo-papulari), malessere, congiuntivite, mal di testa, dolori articolari e muscolari, che generalmente persistono per 2-7 giorni.
Ma il problema più serio riguarda le donne incinte: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti stabilito che l’infezione da virus Zika durante la gravidanza può causare la sindrome congenita da virus Zika caratterizzata da gravi anomalie cerebrali, inclusa la microcefalia, o altri difetti congeniti, oppure altre patologie, come l’aborto spontaneo. Il virus Zika può, inoltre, innescare la sindrome di Guillain-Barrè.
Un pericolo talmente reale e concreto, contro il quale non è purtroppo disponibile alcun vaccino, da indurre il Ministero della Salute ad emanare già nel 2018 una apposita circolare in cui si specifica quali misure adottare da parte dei sanitari per monitorare e affrontare le problematiche connesse con il contatto con questa specie di zanzara. Particolarmente diffusa in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio, la zanzara tigre raggiunge il massimo della diffusione nel periodo che va dal 1 giugno al 31 ottobre, anche se è presente durante tutto l’anno.