Il primo articolo della nuova voce Inquietitudini racconta, fuori dal sintetico linguaggio del web, un risvolto, tra cronaca e satira, di una delle ansie che in questi giorni vivono gli italiani. Tutti siamo in attesa che parta la nave Governo perché venga in soccorso degli italiani che annaspano nel mare di guai fiscali, occupazionali e... Ma ci sono già dei problemi!
La Ronzulli candidata alla Presidenza di Regione Lombardia trattenendo la delega dell'assessorato alla salute?
Sanitadomani.com – ARCORE. Il risultato elettorale ha prodotto una sorta di ‘effetto tranquillante’ per buona parte degli italiani.
La speranza di poter credere in un futuro politico che dia stabilità alla Nazione in queste ultime ore però ha già cominciato a vacillare.
Il tanto amato quanto discusso Silvio Berlusconi si troverebbe ad un bivio fondamentale che inciderà sul ricordo che lascerà di sé agli italiani.
E’ veramente l’uomo dipinto come un ‘donnadipendente’ oppure è davvero quello statista e grande imprenditore che a qualunque interesse personale antepone il buon senso e il bene dell’Italia?
Il caso ‘La Russa’ fa già presagire un inquietante domani politico.
DA SAGGIO MODERATO
A GUERRAFONDAIO…
Ma cosa è accaduto al moderato Silvio Berlusconi?
Perché improvvisamente da uomo della stabilità, della pace e dell’unità si è impuntato nell’incredibile posizione divisiva di oppositore di Fratelli d’Italia?
C’è chi lega il malumore del grande Silvio al veto posto sul nome di una sua fidata ed esperta ‘badante politica’.
Capiremo molto meglio nei prossimi giorni, infatti, guardando come andrà a finire il caso Licia Ronzulli.
In queste ore proprio il suo nome gira parecchio sui media, ma pochi sanno chi è davvero.
La senatrice Ronzulli è assurta come mai prima agli onori della cronaca perchè si è proposta, sostenuta proprio da Berlusconi, nientepopodimenoché come candidata a Ministro della Salute.
Un’aspirazione certo non suffragata dalla sua formazione culturale o politica.
Ha quindi una formazione infermieristica, un’esperienza di partito e di politica che non la pongono certo nelle condizioni per poter ambire a una posizione di prestigio nel salotto buono della medicina, della scienza e della salute.
D’altra parte Berlusconi stesso ha dichiarato, con l’humor che lo contraddistingue, che “dopo Speranza chiunque può fare il ministro della Salute”!
LICIA RONZULLI
…NO MINISTRO?
Se la Ronzulli diventasse una dei ministri della Repubblica ciò rappresenterebbe, comunque, uno schiaffo alla Meloni che parla di Governo di alto profilo istituzionale…Ma forse è più rischioso lasciarla fuori.
Ma vediamo qual è il cursus honorum politico della Ronzulli che vorrebbe far parte del Governo.
La senatrice con la sua esperienza di ‘diavoletto tagliateste’ è sicuramente una straordinaria bodyguard per un leader di partito, ma sarebbe adeguata in un Governo che ha come mission il salvataggio dall’annegamento di circa 60 milioni di italiani?
Silvio Berlusconi ha forse intravisto in lei doti di vera e impietosa combattente che lui non ha mai concretamente avuto?
LA SUA FORTUNA
SI CHIAMA SILVIO
Circa 15 anni fa Licia Ronzulli ha avuto la fortuna di conoscere Berlusconi, il quale è rimasto subito attratto dalle sue potenziali capacità ed energie. E del resto non si sbagliava.
La Ronzulli è infatti una donna minuta, dagli occhi lucenti e intelligenti, ora dolci ora impenetrabili, determinata, decisa, forte, ambiziosa, sicura di sé e Berlusconi ha subito voluto che divenisse Parlamentare Europeo.
La sua prima scalata in politica, proprio per ordine del suo talent scout di Arcore, avvenne con l’inserimento del suo nome tra gli eleggibili alle elezioni europee del 2009.
Berlusconi chiamò il suo fidato e bravo Europarlamentare Mario Mantovani, gli chiese di votarla e di farla votare.
Mantovani, forte della sua fama di mietitore di voti, abbinò quindi il suo nome a quello della Ronzulli, che così divenne membro del Parlamento Europeo.
Ma non finisce qui!
Abilissima, la neo-europarlamentare cominciò ad essere di casa nella magica sede di Arcore, dove giorno dopo giorno acquisì sempre più potere.
Nel 2014 però non venne rieletta al Parlamento Europeo.
Fu bocciata dagli elettori e, ahimè, Mario Mantovani non l’aveva aiutata sino in fondo…
MARIO MANTOVANI
NON RICANDIDATO
Si racconta, ma difficilmente qualcuno lo confermerà, che fu lei assieme ad altri leader berlusconiani del momento (Paolo Romani, ad esempio) a far fuori da Forza Italia proprio Mario Mantovani.
Il poveretto era stato ingiustamente inquisito dalla Procura di Milano per una marea di incredibili misfatti dai quali è stato poi assolto perchè i fatti non costituivano reato.
Ma in occasione delle elezioni politiche del 2018 l’essere inquisito consentì ai suoi storici avversari, appartenenti al cerchio magico di Berlusconi, di poterlo ghigliottinare.
Non sappiamo quanto ci sia di vero, ma questa prima testa tagliata viene considerata una delle prime medaglie guadagnate sul campo dalla Ronzulli che nel 2016 era già divenuta ‘segretaria speciale’ proprio di Silvio Berlusconi.
Coincidenza vuole che da quando nel 2016 il Cavaliere la volle sempre più vicina, iniziarono a cadere tante altre coronate teste storiche del partito.
L’abile onorevole Daniela Santanchè intuì il pericolo al momento giusto e traslocò in Fratelli d’Italia.
Giovanni Toti si organizzò e zitto zitto fondò un altro partito.
Il senatore Paolo Romani venne messo fuori gioco e così tante altre personalità sino ad arrivare a qualche mese fa:
Mara Carfagna, Renato Brunetta e Mariastella Gelmini. Episodio a tutti noto.
Altro che Putin: tre generali di Berlusconi eliminati in un colpo solo!
LA TEMUTA RONZULLI
LEADER INDISCUSSA!
Anche in questo caso negli ambienti politici si sostiene insistentemente che sia stata lei:
la generalissima Ronzulli ad aver convinto Berlusconi che quelle storiche e importanti figure di Forza Italia meritassero un calcio nel sedere dopo trent’anni di onorato servizio per il partito.
Le cronache riportano poi lo scontro tra Mariastella Gelmini e Licia Ronzulli all’indomani della caduta del Governo Draghi.
La Gelmini, nei corridoi dei palazzi del potere romano, ha incontrato la Ronzulli e l’avrebbe aggredita verbalmente accusandola di aver tenuto un comportamento politico e personale del tutto inaccettabile.
Sembra che la Ronzulli abbia replicato seccamente alla Gelmini: ‘Prenditi uno Xanax che ti passa’.
Non sappiamo dire se da questa sua conoscenza dello psicofarmaco derivi l’idea e la pretesa di voler fare il Ministro della Salute o se le sue spropositate ambizioni, invece, scaturiscano dal fatto che oramai è davvero consapevole che nel post Berlusconi sarà ancora lei a comandare in Forza Italia.
UNA BOMBA INTELLIGENTE
SUL PROSSIMO GOVERNO?
Questo comunque significa che il Governo Meloni potrebbe ritrovarsi in casa una potenziale bomba ad orologeria il cui timer è già partito.
La Ronzulli ha un carattere terribilmente forte: come un infallibile giocatore di rugby ha dimostrato di saper eliminare quanti avrebbe visto come ostacolo alla sua corsa per imporsi come leader.
Appare chiaro a questo punto che non vorrà mai più essere seconda a nessuno.
Aspetterà, seminerà, mieterà e alla prima occasione salterà di nuovo fuori con il suo Ego ipertrofico.
Non escludiamo che, se lo ritenesse necessario per la sua carriera, potrebbe anche patteggiare con la futura sinistra:
a condizione, ovviamente, di esserne una leader.
Una destra unita con lei nella sala d’attesa delle stanze del potere… potrebbe non durare a lungo.
I primi preoccupanti segnali sono già ben evidenti e il suo potere lo si evince chiaramente nell’insolito comportamento politico proprio di Silvio Berlusconi.
Siete avvisati!
Qualcuno dei politici più esperti l’ha già capito e pensa che alla Ronzulli si potrebbe proporre una soluzione del tutto onorevole:
la Presidenza di Regione Lombardia con compresa la delega di Assessore alla Sanità. Questa soluzione potrebbe disinnescare la sua ira e darle l’opportunità di dimostrare le sue competenze in campo amministrativo.
Una bella soluzione che, in tempi normali, risolverebbe il problema dello scontro Moratti-Fontana e consentirebbe di far sì che la Lombardia possa restare in mano al centrodestra.
Ma la storia della Ronzulli ci racconta che lei non si fa gestire ma che piuttosto è lei a gestire…
Adesso che conosciamo il male con cui avremo a che fare, possiamo anche avere con meno ansie… perché spesso è la conoscenza del futuro che ridimensiona la paura di domani!
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