Lo CNAO cresce trattando tumori inoperabili

Lo CNAO cresce trattando tumori inoperabili

IN 10 ANNI DI ATTIVITÁ CLINICA CURATE 3.600 PERSONE

Di particolare interesse l’utilizzo in ambito pediatrico, per la capacità degli adroni di colpire la massa tumorale mantenendo integri i tessuti circostanti

Sanitadomani.comPAVIA. Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia festeggia i 20 anni dalla fondazione e i 10 di attività clinica, con oltre 3.600 pazienti curati per patologie tumorali inoperabili o resistenti alla radioterapia.

Entro il 2024 verrà realizzato un nuovo edificio, con ben 4.000 mq di superficie, che ospiterà sia un nuovo acceleratore di protoni e un altro compatto di neutroni per terapie all’avanguardia. Il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, parla di un’”eccellenza mondiale, con importanti ricadute sulla ricerca e sull’indotto economico”, mentre Gianluca Vago, presidente del CNAO, sottolinea che “Pavia ricopre una posizione di prestigio sullo scenario internazionale per le terapie oncologiche avanzate” e che “questo metodo di cura innovativo, l’adroterapia, dev’essere sempre più riconosciuto come una risorsa importante all’interno dell’offerta del Servizio Sanitario Nazionale”.
L’OSPEDALE ONCOLOGICO
POTENZIA LA STRUTTURA

Lisa Licitra, direttore scientifico, annuncia che “CNAO vuole potenziare l’uso dei protoni per la loro efficacia e i ridotti effetti collaterali, nonché incrementare le evidenze scientifiche sugli ioni carbonio: utilizzati in soli 5 Paesi al mondo, anche grazie alla collaborazione con istituti di ricerca internazionali,  per poter estendere il loro utilizzo al trattamento di tumori altamente complessi come quello del pancreas”.
Il nuovo acceleratore di neutroni a bassa energia verrà impiegato in studi sperimentali per trattare tumori particolarmente complessi (la ‘Boron Neutron Capture Therapy’), con la collaborazione tecnologica di un partner statunitense.

L’INGEGNERIA MEDICA
CUORE DELLA RICERCA

Il lavoro che si svolge al CNAO rappresenta un connubio straordinario tra la fisica delle particelle e l’ingegneria medica; un fiore all’occhiello della Ricerca italiana che bisogna imparare a conoscere e a valorizzare.
Le principali indicazioni generali all’adroterapia sono la presenza di un tumore primario non metastatizzato (salvo eccezioni da valutare), l’impossibilità di rimozione del tessuto patologico mediante tecnica chirurgica, la presenza di neoplasie a ridosso di tessuti e organi radio-sensibili.

Di particolare interesse l’utilizzo in ambito pediatrico, per la capacità degli adroni di colpire la massa tumorale mantenendo integri i tessuti circostanti i quali, in età adulta, avranno minore probabilità di sviluppare neoplasie secondarie provocate dalle radiazioni stesse.

Sul sito web ‘Fondazionecnao.it’ è presente una descrizione dettagliata dei tumori trattabili e dei criteri di esclusione.
Per qualsiasi domanda si può contattare il Centro consultando l’apposita sezione ‘Accesso alla Terapia’.

Sono anche disponibili alcune video-testimonianze molto toccanti di pazienti del CNAO, che è consigliato guardare.
(https://fondazionecnao.it/adroterapia/referenze/pazienti-referenze/racconti-dei-nostri-pazienti).

 

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