MAMME, C’È L’OSTETRICA A DOMICILIO
SANITADOMANI.COM – VARESE. Una volta si partoriva in casa, poi si è passati alla ospedalizzazione di uno degli eventi più naturali e oggi si ritorna al passato, ma con un innovativo progetto pilota: “Ostetrica di famiglia”, tra le prime esperienze di questo tipo in Italia.
In un territorio di dodici comuni che fanno capo alla sede territoriale di Sesto Calende (ASST Sette Laghi) e che comprende i presidi ospedalieri di Varese, Cuasso al Monte, Tradate, Cittiglio, Luino e Angera, da pochi giorni le donne in “dolce attesa” possono esprimere la loro adesione all’iniziativa.
Si tratta di un servizio a domicilio, in cui l’ostetrica debitamente formata si reca a casa della donna, fornendo assistenza nelle ultime settimane prima del parto.
In questo modo vengono valutate le condizioni cliniche della gestante e rilevati i segni che precedono il travaglio.
In occasione del primo accesso in uno degli ambulatori ostetrici dell’ASST dei Sette Laghi, se il ginecologo valuta la gravidanza a basso rischio, alla donna viene proposto di aderire al progetto.
Le vengono, quindi, programmati tutti i controlli ostetrici previsti negli ambulatori dell’Ospedale di Angera o nel Consultorio di Sesto Calende, rispettando la scelta della donna.
In queste due sedi vengono inoltre organizzati i corsi di accompagnamento alla nascita rivolti alle gravide inserite nel progetto.
Intorno alla 37esima settimana di gestazione, poi, viene attivata la reperibilità telefonica di un’ostetrica in servizio all’Ospedale di Angera o al Consultorio di Sesto Calende, che provvede anche a fissare la visita domiciliare.
Lo scopo è quello di limitare al minimo dubbi e paure che spesso rappresentano un momento stressante per la donna, facendo diventare il parto un momento naturale e il più possibile sereno. L’Ostetrica infatti si reca a casa della futura mamma con tutto il materiale necessario per la valutazione del benessere materno e fetale, per eseguire un’approfondita visita ostetrica e per l’assistenza materna e neonatale nel caso si verificasse un parto precipitoso.
Obiettivo del progetto è quello di puntare sulla sinergia tra ospedale e territorio, una delle particolarità che caratterizzeranno sempre più in futuro il mondo della sanità.
“Questo progetto – ha precisato il dott. Gianni Bonelli, direttore generale dell’Asst Sette Laghi – è il frutto di un bel gioco di squadra tra l’azienda e le istituzioni del territorio. Tengo a ringraziare l’associazione Amor, che vuole dare un contributo importante all’iniziativa”.
In supporto al progetto l’associazione si è infatti impegnata in una raccolta fondi.