Maschi, controllate la prostata…
FERMARE I TUMORI CON LA PREVENZIONE
Il cancro alla prostata può e deve essere prevenuto con controlli annuali, esame del PSA e visita urologica. Ma gli uomini sono un po’ restii a farsi controllare ed ecco perché si avvicendano sempre più campagne e screening per sensibilizzare i potenziali interessati
Sanitadomani.com – Milano. 36 mila nuovi casi l’anno e 7 mila decessi.
Questi i numeri che parlano chiaro e sono riferiti ad un tumore che è facilmente individuabile e curabile: quello alla prostata.
Il cancro alla prostata può e deve essere prevenuto con controlli annuali, esame del PSA e visita urologica.
Ma gli uomini sono un po’ restii a farsi controllare ed ecco perché si susseguono le campagne e gli screening per sensibilizzare i potenziali interessati.
Tra gli urologi italiani più noti che si battono per l’attività di prevenzione c’è il dottor Oreste Risi ( 393.858105) che si è fatto promotore di numerose iniziative a sostegno degli screening urologici che ‘Evitano o ci aiutano a stroncare o curare sul nascere qualsiasi patologia che vede coinvolta la prostata”.
Il dottor Oreste Risi, inoltre, da anni prosegue nella sua attività medico-scientifica di urologo nello specifico ambito della cura per combattere l’incontinenza urinaria. Una fastidiosa patologia che colpisce tantissime donne.
L’affermato professionista rimane uno dei più concreti sostenitori delle attività di prevenzione urologica rivolta sia agli uomini che alle donne.
Esame della prostata
a partire dai 40 anni
La visita dall’urologo resta infatti il primo step, utile per diagnosticare il tumore della prostata o l’ipertrofia prostatica benigna, ma anche altre patologie come il varicocele, associato all’infertilità maschile e la disfunzione erettile.
“Tutti gli uomini a partire dai 40 anni dovrebbero eseguire una prima valutazione urologica”, precisa Vincenzo Mirone, responsabile dell’ufficio risorse e comunicazione della Siu la società italiana di urologia– Una valutazione uro-andrologica è da consigliare, però, anche in età adolescenziale o comunque alla maggiore età per sensibilizzare i giovani al tema della prevenzione di patologie come il tumore del testicolo, più frequente tra i 15 e i 40 anni”.