Novax responsabili dell’SOS sanitario
NO VACCINO PER I GUARITI DAL COVID
Il Prof Antonino Mazzone: "I sanitari positivi a Sars-CoV-2 e asintomatici, che hanno fatto tre dosi di vaccino, credo che possano lavorare nei reparti Covid"
Sanitadomani.com – Milano. “I sanitari positivi a Sars-CoV-2 e asintomatici, che hanno fatto tre dosi di vaccino, credo che possano lavorare nei reparti Covid.
Questo permetterebbe di recuperare risorse, garantire assistenza a chiunque ne abbia bisogno ed evitare il tilt”.
A dirlo è il Prof Antonino Mazzone, direttore di dipartimento del Policlinico di Legnano in provincia di Milano e specializzato in medicina interna, ematologia, immunologia clinica e allergologia.
Questa non è prima circostanza in cui il Prof Mazzone proponga studi o soluzioni che, ahimè, solo a distanza di tempo vengo poi puntualmente recepite dagli organismi scientifici istituzionali.
Le dichiarazioni del noto e apprezzato studioso più che una proposta operativa hanno il sapore di un vero e proprio Sos.
UNA SITUAZIONE SANITARIA
SIMILE ALLA PRIMA ONDATA
Il prof Mazzone infatti nel suo ospedale, con oltre 500 posti letto-covid, sta constatando giorno dopo giorno l’assalto di pazienti affetti dal virus e il ritmo insostenibile che sta dovendo subire tutto il personale sanitario.
“La pressione sugli ospedali sta crescendo in maniera esponenziale ed essendo in un momento di emergenza dobbiamo ragionare in termini di emergenza: i medici e gli infermieri positivi al tampone per Covid-19, ma asintomatici e con tre dosi di vaccino fatte, credo possano lavorare nei reparti Covid. Prevedere quarantena e isolamento in questo momento è inutile e dannoso al sistema”.
I GUARITI DAL COVID-19
HANNO GLI ANTICORPI
Il prof Mazzone ha rilasciato queste dichiarazione all’agenzia di Stampa ADN Kronos aggiungendo anche: “I guariti da Covid-19 non andrebbero vaccinati perché sviluppano un’immunità drammaticamente diversa dai vaccinati, una protezione robusta, duratura e di alto livello”.
Anche in merito a questa sua affermazione scientifica il prof. Mazzone sa bene quello che dice, perchè proprio lui, assieme al suo team, nel 2020 ha condotto uno studio scientifico che è stato condiviso da scienziati di fama mondiale e ‘pubblicamente validato’ con la pubblicazione su ‘Jama Internal Medicine’.
PERSONALE SANITARIO CONTAGIATO
TORNI A LAVORARE IN OSPEDALE
Ma tornando all’ipotesi di far tornare a lavoro gli infermieri plurivaccinati, asintomatici ma positivi Mazzone aggiunge “Questo permetterebbe di recuperare risorse in un momento difficile, liberando medici e infermieri per far funzionare reparti non Covid, area medica e chirurgia” sottolineando che “a differenza delle prime ondate, la situazione attuale è molto più preoccupante”.
LA MAGGIORE RESPONSABILITA’
ATTRIBUITA AI NON VACCINATI
“La pressione sugli ospedali cresce esponenzialmente, stressando in maniera significativa prima i pronto soccorso e di conseguenza tutte le medicine interne, reparti fondamentali nella gestione delle emergenze.
Il numero totale delle persone da ricoverare è percentualmente minimo, ma il totale dei positivi cresce in maniera esponenziale, pertanto in valore assoluto il numero dei ricoverati Covid in medicina interna sta raggiungendo il numero dei picchi delle prime ondate”.
“La maggiore responsabilità rimane da attribuire alla fascia dei novax, soprattutto per quanto riguarda le manifestazioni gravi della polmonite che necessita di intubazione”.