Pazienti con tumori aggravati dall’anoressia
Sanitadomani.com MILANO – ANORESSIA ONCOLOGICA /Tra le conseguenze mediche riscontrabili in pazienti oncologici ci sono anche i disturbi nutrizionali, in particolare una forma di anoressia.
Una situazione da monitorare e affrontare con tempestività per riuscire ad abbassare di un quarto la percentuale di mortalità per cause nutrizionali in pazienti con tumore.
E’ la Società italiana di Nutrizione clinica e Metabolismo che si sta adoperando in studi e stime di questo importante aspetto che riguarda le condizioni di vita dei pazienti oncologici.
I disturbi nutrizionali interessano dal 40 fino all’80% dei pazienti di oncologia, in particolare, da una forma particolare di anoressia – la malnutrizione calorico-proteica – una condizione che può sorgere quando gli individui sono allettati.
La definizione del Principles of Internal Medicine è “mancanza di appetito patologica che non è rifiuto consapevole del cibo, ma la perdita del senso di fame e del desiderio di mangiare con un persistente senso di pienezza”.
Si tratta di una condizione rilevante per questi pazienti che può avere gravissime conseguenze.
L’anoressia, la malnutrizione proteica, la perdita di peso e di massa muscolare si correlano a un maggior rischio di infezioni, malattie cardiovascolari e aumento della mortalità.
Secondo i dati epidemiologici, solo l’8% delle anoressie è di tipo mentale, mentre il restante 92% conta patologie oncologiche (42%), malattie neurologiche (27%) e cause varie (23%).