“Riconoscete il caregiver come figura professionale”

“Riconoscete il caregiver come figura professionale”

Sanitadomani.com – VERONA: Riconoscimento del caregiver come figura professionale, con diritto alla salute e al riposo. E’ la richiesta che arriva da chi si occupa di un familiare con disabilità, di cui si fa portavoce l’associazione Genitori Tosti in tutti i posti. L’argomento è di attualità, grazie al disegno di Legge al momento in discussione, che riguarda proprio il cargiver. Ovvero coloro che, gratuitamente ed essendo legato da vincoli affettivi, si prende cura di un congiunto non autosufficiente.

Ed è proprio la parola gratuita che introduce il tema della discussione. Il caregivers si trovano a prestare un vero e proprio lavoro professionale, senza però alcun riconoscimento economico o assistenziale. A portare avanti queste rivendicazioni  l’onlus Genitori Tosti in tutti i posti, nata nel 2011 grazie a Alessandra Corradi. Mamma – e caregiver – di un ragazzo di quasi 15 anni, con altre due bambine, ha un obiettivo ambizioso: creare un censimento dei caregivers italiani. “Un dato del 2017 stimava in 9 milioni il numero di persone dedite all’assistenza di un familiare disabile – racconta –  Ma noi vorremmo poter avere un quadro più preciso. Se lo stato deve fare una legge e prevedere risorse e contributi economici, come può farlo se non sa quante sono le persone che vi dovrebbero accedere e di cosa hanno bisogno?”.

Chi sono i caregivers?

Così è nata l’idea di un questionario, pubblicato sul sito dell’associazione, per avere  un quadro di chi è il sostegno familiare alla persona con disabilità. Fra i dati più eclatanti, il fatto che per quasi il 90% i caregivers siano donne, molto spesso costrette ad abbandonare il lavoro.  “Abbiamo utilizzato i dati per il tavolo di confronto con le istituzioni – continua Alessandra – Noi vogliamo confrontarci non solo con il Ministero alla Salute, ma anche con quello del Lavoro. E’ per noi fondamentale che la figura del caregiver sia riconosciuta a livello professionale”.

Il disegno di Legge

Questo è uno degli aspetti che non convince del DDL attualmente in discussione in Senato. “E’ una legge che non tiene conto di tutte le tipologie di caregiver – spiegano dall’associazione – E’ costruita principalmente per coloro che si occupano di genitori anziani. Noi chiediamo che si esca dalla mentalità dell’assistenzialismo per arrivare al riconoscimento di ciò che facciamo: un lavoro professionale h24. Non abbia ferie nè turni di riposo. Siamo senza tutele e senza pensione; oltre alla fatica quotidiana, viviamo con la preoccupazione per il futuro”.

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