‘Sangue no vax o niente intervento’
ERA URGENTE OPERARE IL BIMBO
Un bimbo di due anni affetto da cardiopatia necessita di un’operazione, ma i genitori esigono solo sangue di non vaccinati. L’ufficio legale del Sant’Orsola interviene e il Tribunale sospende la potestà genitoriale: il bambino viene operato. Episodi analoghi, ma davvero argomentati da profondi motivi religiosi, si verificano da anni nel caso dei Testimoni di Geova.
Sanitadomani.com – BOLOGNA. È finita con la sospensione provvisoria della potestà genitoriale, la vicenda della famiglia del modenese che ostacolava l’operazione al cuore del figlio di due anni: chiedevano ostinatamente solo sangue “no vax” in caso di trasfusioni.
Caso analoghi si sono verificati nel tempo con i Testimoni di Geova che, però, adducono fondate motivazioni religiose e giuridiche.
I medici del Policlinico Sant’Orsola avevano tentato un dialogo e un confronto sul tema «cercando in tutti i modi di informare, spiegare, dare tutte le rassicurazioni possibili nel caso di eventuali trasfusioni di sangue» ha raccontato alla stampa Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola.
A causa dell’opposizione dei genitori, l’intervento era stato spostato in avanti, ma a un certo punto non è stato più possibile prorogarlo.
IL TRIBUNALE HA DECISO
PER CONTO DEI GENITORI
La famiglia aveva presentato motivazioni religiose e ideologiche relativamente alla loro ferma opposizione alle trasfusioni con sangue di vaccinati al Covid.
Tuttavia l’intervento per il piccolo si era fatto sempre più urgente e la sospensione della potestà genitoriale da parte del Tribunale dei minori di Bologna è stata a un certo punto necessaria, per permettere al bimbo di essere curato.
E così è stato: l’operazione è avvenuta ed è andata a buon fine, gestita dall’equipe di Cardiochirugia pediatrica diretta dal Dott. Gaetano Gargiulo.
Ora il piccolo è stato dimesso ed è di nuovo a casa con i suoi genitori.