Si frattura il femore: operata a 101 anni, dimessa dall’ospedale più arzilla che mai!
Una caduta accidentale in casa costata la frattura del femore con conseguente operazione all’ortopedico Gaetano Pini di Milano. Un caso non raro, soprattutto per chi ha ormai qualche anno di troppo… alle spalle. Un altro episodio analogo rimasto memorabile in ambito cardiologico è stato quello del salvataggio, con angioplastica coronarica, di una donna di 100 anni a Magenta.
Nel caso della signora Vincenza, c’è da mettere in evidenza che alcuni mesi addietro al suo compleanno ha spento 101 candeline.
Per la precisione 101 e 4 mesi, questa l’età della paziente che per la prima volta nella sua vita è entrata in una sala chirurgica.
L’episodio di Buona Sanità ha avuto luogo nell’ASST Gaetano Pini-CTO, nel reparto di Ortopedia Traumatologia II, diretto dal dott. Alberto Paronzini.
L’operazione è perfettamente riuscita, e la paziente è stata poi affidata alle cure dell’Azienda di Servizi alla Persona “Golgi Redaelli”, dove ha già iniziato un percorso riabilitativo che le ha permesso di muovere i primi passi.
L’équipe medica che ha seguito l’arzilla ultracentenaria è fiduciosa che la signora possa tornare a muoversi autonomamente e senza ausili, come faceva prima dell’incidente casalingo.
Non capita molto spesso – dicono dal Gaetano Pini – di dover scrivere 1918 come anno di nascita di un paziente. Lucida e arzilla, la signora Vincenza ha colpito tutto lo staff del CTO per la sua personalità.
Vedova, con due figli, si è sempre mossa in casa senza ausili, seppur vive con una badante fissa. Mangia di tutto e non ha allergie.
Durante il ricovero al CTO, agli inizi di gennaio, è stata seguita dal reparto di Ortopedia Traumatologia II, diretto dal dott. Alberto Paronzini, e accudita dal personale e dagli internisti presenti in struttura.
“Per la frattura pertrocanterica al femore destro è stata sottoposta a riduzione e sintesi con chiodo endomidollare – spiega il dott. Giuseppe Bonfiglio, medico che ha eseguito l’intervento chirurgico, coadiuvato dal gruppo di Anestesia e Rianimazione del Presidio CTO –.
All’ingresso la paziente era lucida e orientata ed è stata sottoposta a intervento di osteosintesi. In seguito, la signora Vincenza è stata mobilizzata in carrozzina e si è sempre mantenuta lucida”.
“Davvero una bella persona”, è il commento della dott.ssa Anna Gambarara che ha seguito direttamente la paziente durante il ricovero, insieme con il personale infermieristico specializzato, altro elemento di successo che ha portato la paziente alle dimissioni. Un altro straordinario ‘record’ che si ricordi è quello acquisito dal dott. Giuseppe Mariani quando era primario all’Ospedale di Magenta: riuscì a fare un’angioplastica coronarica, con l’inserimento di stent, ad una paziente di 100 anni colpita da infarto. La donna, avuta salva la vita, visse altri 5 anni in ottime condizioni invitando ogni anno al suo compleanno il cardiologo Giuseppe Mariani che le aveva ridato la vita.