SOS EPIDEMIA DI DEPRESSIONE
SANITADOMANI.COM – MILANO. Cesare Pavese, Josif Stalin, Virginia Wolf. Personaggi famosi del secolo scorso, accomunati nel corso della loro esistenza per avere combattuto il “mal di vivere” o depressione.
Anche oggi, a distanza di tempo, in tanti devono fare i conti con questo disturbo che nel nostro Paese coinvolge un milione e mezzo di persone, soprattutto anziani e donne e 120 milioni nel mondo.
Numeri che non accennano a diminuire.
Un recente studio dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), afferma che nel 2020 la depressione è destinata a diventare la seconda patologia più diffusa al mondo dopo le malattie cardiovascolari.
Alla base di questa possibile crescita ci sarebbe l’allungamento della vita media, che comporta un conseguente aumento del rischio.
Le donne sono più influenzate da fenomeni depressivi perché, come ha spiegato di recente il professor Claudio Mencacci, del dipartimento di Psichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ciò è dovuto alla componente ormonale estrogenica che le vede particolarmente esposte al rischio soprattutto durante l’età fertile, mentre in quella della pubertà e in quella post menopausa le probabilità sono pari agli uomini.
A questi malati cronici vanno aggiunti coloro che almeno una volta nel corso della vita hanno sofferto di un episodio depressivo: sarebbero sette milioni di individui, cioè 15 persone su 100.