TBC, un male antico che ritorna
SANITADOMANI -MILANO. La tubercolosi, nel XIX secolo definita il “mal sottile”, allarma ancora oggi per i diversi casi che si devono registrare.
L’ultimo, pochi giorni fa, in un Campus scolastico di Sondrio, dove a uno studente, residente a Tirano, è stata diagnosticata la tbc e ora è in cura.
Familiari, compagni di classe e docenti sono stati sottoposti a test per scongiurare altri contagi.
Proprio ieri, 24 marzo, come ogni anno, si è celebrata la Giornata mondiale della tubercolosi e l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)
è intervenuta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della malattia e per intensificare gli sforzi per porre fine all’epidemia globale.
La tubercolosi è una delle prime 10 cause di morte in tutto il mondo. Nel 2017, 10 milioni di persone si sono ammalate e 1,6 milioni sono morte a causa di questa malattia (tra cui 0,3 milioni di persone con HIV).
Lo stesso anno, circa 1 milione di bambini si è ammalato di tubercolosi e 230.000 di questi sono morti.
La TBC multiresistente (MDR-TB) resta una minaccia per la sicurezza sanitaria.
L’OMS stima che ci siano stati 558.000 nuovi casi con resistenza alla rifampicina – il farmaco di prima linea più efficace. A livello globale, l’incidenza della tubercolosi è in calo del 2% circa all’anno.
Ma non basta: se non ci sarà una svolta con questi ritmi ci vorranno 130 anni per debellare definitivamente la malattia.
Limitandosi ai 31 Paesi della UE nel 2017, anno di riferimento sono stati segnalati 55.337 casi di tubercolosi con un tasso di notifica di 10,7 ogni 100 000 abitanti nell’UE / SEE.
Il tasso di notifica globale nella maggior parte dei paesi è diminuito negli ultimi cinque anni. In Italia i casi segnalati sono stati 3.944.
Per fortuna oggi la ricerca mette a disposizione dei medici armi più sofisticate sia per la diagnosi che per la cura della malattia.
“Oggi possiamo contare su tecniche di laboratorio sempre più avanzate, in grado di identificare i diversi ceppi infettivi a livello genetico-molecolare– spiega Luigi Codecasa, Responsabile della Tisiologia Clinica Preventiva di Villa Marelli,
sede territoriale dell’ospedale Niguarda di Milano, dove ogni anno mediamente si seguono 280 casi di tubercolosi attiva e si eseguono 1200 esami di screening-.
Anche l’apparato terapeutico si è arricchito di nuove soluzioni, come bedaquilina e delamanid, efficaci soprattutto contro le forme di farmaco-resistenza, quelle più difficili da curare”.
“La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis”: per saperne di più collegarsi a www.epicentro.iss.it/tubercolosi/