Tra 8 anni curati con l’intelligenza artificiale
Sanitadomani.com Entro il 2030 l’Intelligenza Artificiale cambierà la sanità nel mondo.
Come?
Dal World Economic Forum emergono tre tendenze chiare.
Alla base, la capacità dei dispositivi di raccogliere e interpretare un’enorme quantità di dati, fino a oggi impensabile, e di metterli in connessione.
Il futuro sarà un sistema in rete che unirà persone, luoghi, hardware, software e servizi.
Assistenza predittiva
L’intelligenza artificiale e l’analisi predittiva aiuteranno a capire di più sui diversi fattori della nostra vita che influenzano la nostra salute, relativi a dove nasciamo, che cosa mangiamo, dove lavoriamo, ai livelli di inquinamento atmosferico locale, al reddito.
Sono alcuni dei fattori che l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiama “i determinanti sociali della salute” (SDOH).
Nel 2030 si potrà prevedere quando una persona sarà a rischio di sviluppare una malattia cronica, ad esempio, e suggerire misure preventive prima che peggiorino.
Tra le principali patologie che questo approccio contribuirà a debellare: diabete, insufficienza cardiaca congestizia e BPCO (cardiopatia cronica ostruttiva).
Ospedali in rete, assistenza connessa
Nel 2030 l’ospedale non sarà più un grande edificio che accoglie un’ampia gamma di pazienti.
Sarà un luogo dove ci si concentrerà sulla cura sui malati acuti e sulle procedure altamente complesse, mentre i casi meno urgenti verranno monitorati e trattati tramite piccoli hub sul territorio, cliniche per degenze di un solo giorno e persino a casa dei pazienti.
Queste sedi saranno collegate a un’unica infrastruttura digitale.
Prima conseguenza importante sarà la risoluzione di colli di bottiglia del sistema.
ESperienze migliori per pazienti e personale
La ricerca ha dimostrato da tempo che un’esperienza positiva durante le cure può avere un effetto diretto sulla guarigione.
Per i medici, vivere al meglio la propria professione riduce in modo importante il rischio burnout, causato principalmente dallo stress di cercare di aiutare troppi pazienti con troppo poche risorse.
Nel 2030 il sistema sanitario integrato con l’intelligenza artificiale contribuirà a ridurre i tempi di attesa, migliorare i flussi di lavoro del personale e far fronte al crescente onere amministrativo.