Tumore al pancreas asportato grazie alla chirurgia mininvasiva
Sanitadomani.com – CATANIA: Il futuro della medicina passa anche per la chirurgia mininvasiva, possibili anche grazie alla branca della chirurgia robotica. L’ennesimo esempio arriva dall’ospedale San Marco di Catania, dove i medici hanno effettuato una pancreasectomia in laparoscopia; un intervento, al momento disponibile in pochi centri in Italia, che richiede altissimo livello di precisione,
L’intervento di chirurgia mininvasiva
L’operazione ha visto l’intervento di una équipe multidisciplinare. A guardarla, il neodirettore della Chirurgia Generale I dell’ospedale San Marco. Gianluca Di Mauro.
Paziente una donna di 70 anni, con diagnosi di carcinoma al pancreas, un tumore in crescita numerica in questi ultimi anni. Una forma piuttosto aggressiva: la sopravvivenza a 5 anni dopo la diagnosi di tumore al pancreas è pari solo all’8 per cento in Italia; stima che scende addirittura al 6 per cento nel mondo.
L’unica soluzione era la asportazione del “corpo coda” pancreatico insieme alla milza.
L’intervento, estremamente delicato, è normalmente effettuato tramite la chirurgia tradizionale. Con la tecnica di chirurgia mininvasiva, invece, i chirurghi hanno potuto concludere con successo l’asportazione tramite tagli di appena 1 centimetro di diametro. Questo significa ridurre le complicazioni oltre ad il tasso di rischio, e avere una ripresa più rapida; meno dolori post operatori e infezioni della ferita.
La paziente infatti è stata dimessa in appena sei giorni. Un decorso particolarmente vantaggioso nei pazienti di una certa età, che soffrono maggiormente sia il ricovero e l’immobilità, sia la lontananza dall’ambiente casalingo conosciuto.
L’équipe multidisciplinare
Più figura professionali hanno trattato il caso: oncologo, radiologo, anatomopatologo e gastroenterologo endoscopista. L’elevata difficoltà tecnica richiede inoltre un un training laparoscopico di lunga durata per il chirurgo. Il dottor Gianluca Di Mauro si è formato in Francia in chirurgia laparoscopica avanzata e patologia epatobiliopancreatica; per cinque anni ha coperto il ruolo di Direttore della Chirurgia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa.
L’operazione è stata possibile grazie quindi all’esperienza del professionista, esperto nella presa in carico del Tumore dello Stomaco con approccio mininvasivo.