Tumore al polmone: nuova terapia migliora la qualità della vita
Sanitadomani.com – MILANO: Una terapia di ultima generazione migliora la qualità di vita dei pazienti con tumore al polmone. Sono i risultati di uno studio internazionale, che ha coinvolto anche l’Istituto Europeo di oncologia di Milano.
Lo studio, presentato alla conferenza mondiale sul tumore del polmone, ha preso in esame 290 pazienti. Gli esiti sono notevoli: l’utilizzo della terapia ensartinib evidenzia una sopravvivenza libera da progressione mediana di 25,8 mesi come i pazienti sino liberi da progressione della malattia. Con la cura standard, il periodo di tempo libero da progressione è di 12,7 mesi.
In particolare, circa la metà dei pazienti trattati con terapie di cui il crizotinib è capostipite sviluppavano metastasi cerebrali. Da qui la necessità di trovare nuovi inibitori. “Fino al 2011, cioè all’arrivo degli inibitori di Alk di prima generazione, questi pazienti avevano come unica opzione la chemioterapia” ha spiegato Filippo de Marinis, Direttore di oncologia toracica allo Ieo – “Ensartinib non solo raddoppia la sopravvivenza libera da progressione, ma garantisce anche una buona qualità di vita grazie all’ottima tollerabilità. Non sono presenti gli effetti collaterali registrati con farmaci della stessa classe. In questo modo, i pazienti possono condurre una vita normale”.
Inoltre, la terapia si è dimostrata efficace anche per i pazienti che già avevano sviluppato metastasi cerebrali: tutti i pazienti hanno mostrato una riduzione del tumore. Addirittura, in oltre la metà dei casi, la riduzione del diametro tumorale è stata superiore al 30% del diametro tumorale.
“I risultati dello studio – ha concluso Giovanni Selvaggi, ChiefMedicalOfficer di Xcovery – dimostrano che ensartinib è potenzialmente la molecola più efficace della sua classe. Attendiamo l’approvazione da parte dell’ente regolatorio americano entro luglio 2021; poi l’agenzia europea del farmaco (Ema) entro gennaio 2022”.