Tumore, malati per sempre?
PAZIENTI ONCOLOGICI DISCRIMINATI
Oggi chi ha avuto un cancro ha difficoltà ad adottare un bambino o ad accendere un mutuo per comprarsi una casa, come se la sua malattia non possa essere mai dimenticata!
Sanitadomani.com – MILANO. Una donna ammalata di cancro al seno lo è ‘per sempre’.
E ciò si verifica anche se su oltre 800mila donne a cui è stata diagnosticata la malattia, oltre l’80% è clinicamente guarita dopo cinque anni.
Il che si traduce nel fatto che oggi chi ha avuto un cancro ha difficoltà ad adottare un bambino o ad accendere un mutuo per comprarsi una casa, come se la sua malattia non possa, appunto, essere mai dimenticata.
Una situazione paradossale che vede le donne vittime prima della malattia e dopo, a vita, da ingiuste ‘regole’ sociali.
In questo caso stiamo focalizzando l’attenzione sui casi di tumori al seno, ma vi sono, purtroppo, mille altre analoghe situazioni.
DALLO IEO DI MILANO
IDEA PER UNA LEGGE
Una barriera ideologica e nei diritti contro cui si schiera anche lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) con Paolo Veronesi.
La richiesta è quella di una legge che riconosca il diritto a non dichiarare informazioni sulla propria malattia, all’oblio oncologico.
Un’attenzione alla donna anche dopo la malattia già attuato allo IEO grazie al Women’s cancer center.
ESEMPIO U.S.A.
DA REPLICARE
L’obiettivo dello IEO è prendere in carico la persona, al di là degli esami di controllo.
Si occupano infatti dell’aspetto ginecologico con attenzione alla maternità e sessualità, del benessere fisico-psicologico e anche del rischio familiare.
Un modello, mutuato dai migliori centri europei e americani, che per fortuna si sta diffondendo in tutto il nostro Paese.
Coloro che ritengono di essere state vittime di ingiustizie ‘sociosanitarie’ possono raccontare la propria esperienza scrivendo a (clicca qui di seguito)