“Vedere il patrimonio”: per rendere fruibile l’arte a chiunque
Iniziativa per creare percorsi inclusivi
Stati Generali del Patrimonio Italiano e Aimo, Associazione Italiana dei Medici Oculisti, collaboreranno per creare percorsi alternativi e sensoriali per rendere fruibile ogni forma d'arte alle persone che hanno limitazioni visive importanti.
sanitadomani.com – ROMA: Favori la conoscenza del patrimonio artistico e architettoni italiano anche a chi ha disabilità visive. E’ questo l’obittivo dell’iniziativa “Vedere il patrimonio”, protocollo d’intesa fra Stati Generali del Patrimonio Italiano e Aimo, Associazione Italiana dei Medici Oculisti.
I due enti collaboreranno per creare percorsi alternativi e sensoriali per rendere fruibile ogni forma d’arte alle persone che hanno limitazioni visive importanti. Il patrimoni culturale italiano è sconfinato e non è pensabile che ci siano categorie di persone che non abbiano la possibilità di goderne. L’accordo fra chi si occupa di gestire tale ricchezza e i medici che si occupano dei problemi di vista delle persone è il connubio perfetto che permette di trovare soluzioni alternative per coloro che non hanno la perfetta funzionalità degli organi della vista.
Forme e percezioni attravero l’occhio
Il meccanismo della vista è dato per scontato ma è in realtà piuttosto complesso. L’occhio umano è in grado non solo di recepire le forme ma anche la percezione e la profondità, permettendoci di “vedere in 3D”. Quest’organo è il motivo per cui riusciamo a godere dell’arte.
“La comprensione dei meccanismi di funzionamento dell’occhio umano – ha detto Alessandra Balestrazzi, presidente di AIMO – può migliorare l’apprezzamento dell’arte e il patrimonio artistico culturale può far apprezzare maggiormente la complessità della visione”. Proprio i medici oculisti, che così bene conoscono questo meccanismo, sono gli interlocutori migliori per spiegare come trasmettere questa bellezza a chi non la può vedere direttamente grazie all’iniziativa Vedere il patrimonio.
“Il nostro scopo non è solo tutelare la vista delle persone – ha sottolineato Luca Menabuoni, referente del Rapporto con le istituzioni di AIMO -. Cerchiamo di aiutare chi purtroppo non ce l’ha, attraverso percorsi culturali alternativi e sensoriali che permettano a tutti di apprezzare quanto di bello ci sia in Italia”.
Il Protocollo “Vedere il patrimonio”
La collaborazione fra Stati Generali del Patrimonio Italiano e AIMO risulta una novittà, nata per mettere in rapporto le conoscenze dell’oftalmologia con il complesso artistico italiano.
“Naturalmente all’interno di questo programma sono previste iniziative inclusive – ha fatto sapere Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano – che consentiranno di coinvolgere anche i soggetti svantaggiati nella vista, che però traggono grande giovamento dalla disciplina dell’oculistica”.