Visite ambulatoriali a distanza, al Niguarda progetto pilota.

Visite ambulatoriali a distanza, al Niguarda progetto pilota.

Sanitadomani.com – MILANO: Anche le visite ambulatoriali finiscono in “smartworking”. L’ospedale Niguarda di Milano ha inaugurato un progetto pilota per “televisite” digitali a distanza. Gli accertamenti medici sono pienamente integrati nel Fascicolo sanitario elettronico del sistema sanitario lombardo.

Un percorso che è iniziato negli ultimi anni, ed ha avuto una comprensibile accelerazione in questo 2020 a causa della pandemia. Poter fare visite ambulatoriali a distanza è un modo per limitare i possibili contagi evitando per quanto possibili gli accessi in ospedali; le strutture sanitarie sono per loro stessa natura possibili focolai, e le condizioni cliniche dei pazienti li rende spesso soggetti d alto rischio.

Inoltre, le televisite sono particolarmente vantaggiose per quei pazienti che convivono con malattie croniche o disabilità che rendono difficile lo spostamento. Infine, il consulto virtuale aiuta chi vive lontano dall’ospedale di riferimento, evitando così un viaggio impegnativo e costoso per ogni controllo medico.

COME FUNZIONANO LE VISITE AMBULATORIALI A DISTANZA

Questo progetto è il primo che interessa prestazioni condotte in regime di sistema sanitario regionale. In due mesi, sono 300 i pazienti che ne hanno usufruito di consulti e controlli a distanza. Gli assistiti hanno un’età media di 47 anni e il  40% proviene da ATS fuori Milano; sono in cura presso gli ambulatori di  diabetologia, unità spinale, medicina riabilitativa e neuroriabilitazione, hepatitis center, cardiologia diagnostica e riabilitativa.

Il servizio di visite ambulatoriali a distanza è attivo in maniera sperimentale a Niguarda. La struttura ha contribuito alla progettazione della piattaforma e alla fase di test; sarà poi esteso a tutte le strutture socio-sanitarie del sistema regionale che vorranno adottarla. 

La televisita permette al medico di interagire a distanza con l’assistito, se necessario anche fornendo prescrizione di farmaci o di cure. Naturalmente è contemplato anche l’eventuale supporto del caregiver, che può assistere il paziente durante la visita.

Uno strumento utile soprattutto nei percorsi  di follow-up, nel monitoraggio della terapia in corso e nelle valutazione per la prescrizione di esami;  è vantaggioso anche per quei in casi in cui è richiesta una stadiazione della patologia. La possibilità di attivare questo nuovo servizio viene valutata dal medico ospedaliero che, durante una visita ambulatoriale o telefonicamente, concorda con il proprio assistito le modalità per avviare i controlli.

Per effettuare le “visite a distanza” viene utilizzata una specifica piattaforma regionale digitale, cui si può accedere collegandosi da PC, tablet o smartphone. Consente inoltre lo scambio di documenti, immagini e video tra medico e paziente con caricamento e visualizzazione in tempo reale degli allegati. Il paziente può così inviare allo specialisti referti di visite o esiti di esami, lo specialista può richiedere d’altra parte immagini che consentano una visione più accurata su aree che richiedano sorveglianza e una valutazione.

COS’E’ IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO

Il Fascicolo Sanitario è lo strumento che raccoglie tutta la storia clinica dei cittadini. Vi può accedere sia il  paziente che lo specialista ospedaliero e il medico di medicina generale, per poter monitorare la storia sanitaria dell’assistito. Anche le prestazioni a distanza vi rientrano, in quanto strumenti di cura offerti dal Sistema Sanitario Regionale. A fine sessione la valutazione e gli esiti sono caricati nel Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente, per poter essere consultato anche dal proprio medico di medicina generale o da altri specialisti.

 “Le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione e la digitalizzazione che va via via sempre più affermandosi offre nuove possibilità di assistenza. La pandemia da coronavirus ha accelerato questi processi e siamo contenti di essere la poter mettere a disposizione dei pazienti questa opportunità. – commenta Marco Bosio, Direttore Generale di Niguarda– Così come è successo per la scuola con forme di lezioni a distanza anche la sanità può offrire nuove forme di assistenza che assicurino lo stesso livello di accuratezza delle visite in presenza ma con una modalità più agile per i pazienti”. 

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